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La febbre di Italia-Inghilterra: "Se vinciamo, mi presenterò a lavoro vestita di blu"

La scommessa di Chiara Caccamo, che gestisce un coffee shop nella capitale britannica. I racconti di Sam Wilson e Gianluca Coppolino

Dio salvi la Regina? Sì, ma con uno sguardo alla Madonnina. Da sempre la passione per il calcio lega e divide animi e popoli, ma la finale Italia-Inghilterra vede scontrarsi due squadre e due modi di essere. In comune c’è l’orgoglio che contraddistingue due nazioni storicamente in sfida, riunite da reciproci “scambi” legati al turismo, alla cultura e al lavoro. Inglesi innamorati di Messina e messinesi trasferiti in suolo britannico, che vivranno la finale con uno spirito diverso.

Da una parte gli inglesi doc, come Sam Wilson, che ha trascorso a Messina tre anni (2016-2019) come insegnante in una scuola di inglese. Adesso vive in una piccola città vicino Manchester, ma non ha dimenticato la Sicilia, «un posto speciale» dove conta di tornarci per rivedere i suoi amici con cui ha spesso condiviso le partite in tv. Come con Alberto: «Ci siamo sentiti e per me è la finale perfetta. Già da due settimane speravo di vedere questa sfida. Nell’Italia, poi, gioca Chiellini, che è un giocatore fantastico, un leone». Nel cuore, ovviamente, il calore della gente e il cibo italiano, con menzione speciale per focaccia e granita. Non andrà a Wembley, ma seguirà la partita con il fratello e il suo consueto rito: una birra prima del fischio d’inizio.

Dall’altra parte Chiara Caccamo, messinese che studia e gestisce un coffee shop a Londra, in attesa di tornare in riva allo Stretto. Appassionata di calcio, segue il Tottenham, dove gioca l’attaccante Harry Kane: «Vederlo dal vivo è diverso. Loro non giocano bene ma sono fortunati». Ora tiferà Italia con un look ad hoc: occhiali, maglietta e immancabile parrucca azzurra. Ha visto tutte le partite in tv e, anche stasera, scartata l’ipotesi pub, la guarderà con il fratello e degli amici: «Preferisco così perché gli inglesi vivono il calcio in modo pesante, quasi violento. Hanno un nazionalismo molto forte. Qui sono già iniziati i controlli». La tensione, di Chiara, è alle stelle e in base al risultato sa già come comportarsi: «Se perdiamo non vado a lavoro. Se vinciamo ci vado vestita di blu».

A Messina sono tornati da qualche mese Gianluca Coppolino e la fidanzata Federica Zuccarello, dopo un periodo a Liverpool. Lui due anni, lavorando come tecnico per smartphone, ma la sua passione per i Reds è più lontana: «A 8 anni ho visto una partita di Champions contro l’Olympiakos e mi sono innamorato del pubblico inglese». Così tanto che adesso «preferisco che vinca l’Inghilterra. È una passione per il loro calcio e mi rispecchio nello spirito inglese». Contro avrà proprio la sua Federica, rientrata dopo 9 mesi oltre Manica, per studio e lavoro: «Non ho una grande passione, ma ho visto tutte le partite dell’Italia, mi è piaciuta e merita di vincere. Stasera saremo rivali». La guarderanno in casa, in coppia o con qualche amico, ma il sogno sarebbe stato vederla in terra britannica: «Ci vorremmo tornare. A me – ha concluso Luca – pesa non vederla lì. Ho sentito qualche amico inglese, convinti di arrivare in finale e convinti di vincere».

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