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Messina, focus II Quartiere: le risposte di Siracusano, Stracuzzi e Terranova

Chi sono i tre candidati alla presidenza

Davide Siracusano è il presidente uscente e, nell’ambito del centrodestra, ha dalla sua, sei liste.

È un fedelissimo di Cateno De Luca e per la prima volta si getta nella competizione per le Municipalità. Tonino Stracuzzi, può contare su tre liste.

Consigliere dal 2008, ora Giampiero Terranova prova il salto alla presidenza. È il candidato del centrosinistra con 4 liste.

Quartieri e decentramento. Cosa si può fare per rendere più efficaci le circoscrizioni nel rapporto con il Comune?

Siracusano: «Il precedente regolamento è stato sostituito con uno nuovo, ma alla fine l’unica cosa che è cambiata è stata solo il nome da Circoscrizioni a Municipalità. Fino a quando lo stesso regolamento non verrà applicato nella sua interezza con somme, personale (tecnico e Amministrativo) e locali idonei a ospitare l’utenza e chi vi lavora, non si potrà avere una vera autonomia».

Stracuzzi: «Un percorso è già in itinere. L’amministrazione De Luca, con il nuovo regolamento comunale per il decentramento, ha già previsto la trasformazione in municipalità evitando il commissariamento regionale; prevedendo maggiore autonomia finanziaria, con delibere gestionali per la manutenzione ordinaria, realizzazione di piccoli spazi verdi attrezzati e maggiore attenzione alla cultura allo sport».

Terranova: «I Consigli di Circoscrizione non possono essere più semplici passacarte ma devono diventare un reale presidio di governo del territorio. Servizi sociali, sanitari, welfare, politiche per il lavoro devono essere approcciati nella logica della prossimità: in questo senso se un obiettivo sono le Case della Salute in stile Emilia Romagna nell’immediato andrebbe riportato sul territorio il servizio Asp per i presidi. Occorrerà riportare la sede della Circoscrizione dentro il quartiere e l’autoparco municipale, potrebbe rispondere a tale esigenza».

 

I villaggi soffrono la distanza dal centro. Cosa proporrebbe al Comune, all’Atm per cercare di ridurre questa distanza?

Siracusano: «Negli ultimi anni ci sono stati dei progressi, ma siamo lontani dalla normalità, il villaggio di San Filippo superiore ha un intervallo di un’ora tra una corsa e l’altra, il villaggio di Zafferia ha dei buchi di alcune ore durante la giornata dove la vettura non effettua lo stesso percosso delle restanti corse. Il servizio a pettine deve essere certamente incrementato sia in numero di corse che di linee. Per avere un servizio efficiente dovrà entrare in funzione il servizio integrato con la metroferrovia e specificatamente con le stazioni di Gazzi nella quale dovrà essere trasferito il capolinea del tram».

Stracuzzi: «Negli ultimi quattro anni le distanze con i villaggi sono state notevolmente migliorate con il nuovo sistema di collegamento a pettine predisposto dall'Atm, reso possibile con il potenziamento del parco mezzi, che deve essere ulteriormente incrementato per migliorare il servizio. Il comune deve necessariamente completare la cosiddetta "Via del mare" dallo Zir agli approdi di Tremestieri migliorando la viabilità».

Terranova: «La prima ovvia considerazione è quella che serve più frequenza nelle corse. La metroferrovia potrebbe, inoltre, essere un ottimo collegamento con il centro città ma la stazione di Contesse dovrebbe essere connessa con il centro abitato tramite gli spazi della ferrovia dismessa».

La seconda circoscrizione ospiterà un nuovo grande centro commerciale. Cosa vi attendete da questa novità e come potrete incidere?

Siracusano: «La riqualificazione dell’asta torrentizia del torrente Zafferia, della Via Dell’Anno Santo con la creazione di marciapiedi in entrambi i lati, un nuovo svincolo e la creazione di due nuove rotatorie sotto l’aspetto viabile sono solo alcuni dei benefici viabili. Sotto l’aspetto occupazionale, sociale ed economico la nascita del grande centro commerciale rilancerà un tessuto obsoleto e spento da decenni».

Stracuzzi: «Sicuramente per due, tre anni ci sarà da soffrire, ma ne varrà la pena poiché un centro commerciale di questi livelli, con oltre 60 negozi, catalizzerà un utenza notevole anche dalla provincia, sia jonica che tirrenica. Le opere compensative miglioreranno sia la viabilità, con diverse rotatorie e un mini-svincolo che collegherà il centro commerciale con la tangenziale, sia la vivibilità della zona con diverse aree attrezzate in progetto. Il nostro compito dovrà essere di vigilanza sulla completa realizzazione, principalmente sulle opere compensative».

Terranova: «Ci siamo impegnati in questi anni perché alcune opere, ad esempio il marciapiede sulla ex provinciale 40, venissero realizzate anche se andrebbe prolungato per almeno alcune centinaia di metri. Il centro commerciale deve essere un’opportunità e non un problema. Andrebbe riaperta la proposta di attivazione di un asilo che sarebbe stata la vera opera compensativa per il territorio. Occorrerà che la Circoscrizione vigili sul rispetto di tutti gli accordi presi a partire dalla fruizione pubblica del parcheggio».

 

Il deposito di Gnl a Pistunina. Cosa ne pensa?

Siracusano: «Non esiste un solo buono motivo per la realizzazione del deposito Gnl a Pistunina. Sono molteplici le criticità dell’area in questione. La destinazione urbanistica dell’area, le distanza minime dai centri abitati, le strategie emergenziali nel piano di gestione d’incidente nell’area in questione, le problematiche evidenziate dal catalogo internazionale dei maremoti, l’area in questione sita tra due torrenti (San Filippo e Zafferia) è classificata dal Pai come a rischio esondazione e di erosione costiera, infine non esiste nessuna via di collegamento stradale idonea nuova».

Stracuzzi: «Assolutamente contrario. Io con alcuni amici, abbiamo contribuito con la popolazione di Pistunina ad apporre le nostre firme per la non fattibilità del progetto. Faccio notare che a nord e a sud di quest'area, sussistono aree dismesse non bonificate e che le stesse sono destinate ad attività agricole e turistiche».

Terranova: «Non è funzionale né gridare “al lupo al lupo” né cavalcarle in maniera strumentale come i sostenitori di Basile stanno facendo. Abbiamo avviato una interlocuzione con il presidente dell’Autorità di Sistema per rinviare ogni valutazione ad una fase non elettorale con la capacità di entrare nel merito dei rischi e valutare altre localizzazioni distanti dall’abitato e che non interferiscano con la viabilità. »

Se avesse un milione di euro da poter spendere per il suo territorio, cosa farebbe prima di ogni altra cosa?

Siracusano: «Se avessi un milione di euro, inizierei ad eliminare tutte le barriere architettoniche da strade e marciapiedi della II Circoscrizione, effettuerei il rifacimento di buona parte delle strade, creerei piazze per giovani e anziani. Una rotatoria in Via Adolfo Celi in corrispondenza dello svincolo San Filippo che andrebbe a snellire il caotico traffico».

Stracuzzi: «Il totale rifacimento del manto stradale a regola d'arte. Allargamento di alcune stradine che servono piccole zone residenziali dove non riescono a muoversi i mezzi di primo soccorso. La realizzazione di parcheggi in aree già individuate con relativo interscambio con i mezzi ATM».

Terranova: «Se avessi un milione di euro attiverei un grande piano di infrastrutturazione sociale per affiancare alle scuole e alle parrocchie di ogni villaggio strutture sportive ed aggregative. Per contenere gli effetti del disagio sociale occorre investire in politiche sociali e culturali di prossimità a partire dalle risorse del quartiere come Villa De Pasquale e all’Abbazia di San Filippo il Grande».

 

Se dovesse dare un voto da uno a dieci ai servizi offerti dagli uffici della sua circoscrizione, quale darebbe? E quale servizio vorrebbe aggiungere?

Siracusano: «Il servizio del rilascio delle carte d’identità nato sotto la mia Presidenza è certamente il migliore servizio svolto nella Circoscrizione, viste le condizioni dei locali nei quali i dipendenti devono combattere - non lavorare- (spesso con la mancanza d’acqua nei servizi igienici, freddo e pioggia nella stagione invernali, caldo afoso nelle stagioni estive) darei un 10 ai dipendenti che hanno superato indenni gli ultimi 4 anni».

Stracuzzi: «Io do 8 perché: i servizi ci sono quasi tutti, però l'organico è carente e necessita di figure tecniche. Farei degli sportelli: Tari, Amam e uno in convenzione con l'agenzia delle entrate, un presidio sanitario/amministrativo che potrebbe essere a servizio anche della prima e terza municipalità; evitando di fare andare la popolazione al Mandalari. Se poi la sede della municipalità venisse trasferita sulla viabilità principale sarebbe un'ottima cosa; nel frattempo si potrebbe ovviare con un servizio navetta, continuo, tra il capolinea di interscambio sulla via Celi e l'attuale sede dello stadio Franco Scoglio».

Terranova: «Nell’ottica del decentramento di nuovi servizi potrebbe essere interessante attivare uno sportello per le attività produttive, per stimolare lo sviluppo del territorio, ma allo stesso tempo affiancare un osservatorio sociale per monitorare la condizione di famiglie, giovani, minori e anziani in rete con tutte le istituzioni coinvolte».

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