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Taobuk esplora le libertà: oltre 200 eventi e ospiti da 30 Paesi diversi per l'edizione 2023

Riceveranno i Tao Award le scrittrici Annie Ernaux (Nobel 2022), Azar Nafisi e Joyce Carol Oates

Non si tratta di libertà, ma di tante libertà: di essere individui e vivere come animali sociali. La nuova edizione di TaoBuk – dal 15 al 19 giugno a Taormina – mette insieme oltre 200 eventi e ospiti da trenta Paesi diversi, tra scrittori e giornalisti, registi, artisti, politici, giuristi, magistrati. «Non una kermesse ma un festival», chiarisce Antonella Ferrara che lo ha creato tredici edizioni fa e lo dirige tuttora: «Taobuk esplorerà l’immensa e inebriante potenza creativa, la forza di aggregazione, la dignità e le opportunità che la libertà e le libertà conferiscono all’uomo libero».

Taobuk – presentato a Palazzo d’Orleans alla presenza del presidente della Regione Renato Schifani, degli assessori regionali Francesco Paolo Scarpinato, ai Beni culturali, e Elvira Amata al Turismo, del giornalista Nino Rizzo Nervo a capo del comitato scientifico, di Sandro Pappalardo per l’ENIT – è organizzato con il sostegno della Regione (e in stretta collaborazione con SeeSicily) e dei ministeri alla Cultura e al Turismo, con il contributo del Comune, di Taormina Arte e di Naxos, delle Università di Catania e Messina.

Impossibile citare tutti i nomi: dal magnifico trio di scrittrici che riceveranno i Taobuk Award per la Letteratura 2023, ovvero la francese Annie Ernaux, Premio Nobel 2022, l’iraniana Azar Nafisi, celeberrima autrice, tra l’altro, di «Leggere Lolita a Teheran» (Adelphi), e la statunitense Joyce Carol Oates; dal giornalista del National Geographic David Quammen – il suo libro «Spillover», scritto nel 2012 e pubblicato in Italia nel 2017 da Adelphi predisse la pandemia – al violinista e compositore David Garrett, che presenterà la sua autobiografia e suonerà con l’orchestra del Bellini diretta da Gianna Fratta; allo scrittore francese Daniel Pennac al seguito del suo «Capolinea Malaussène» (Feltrinelli), che chiude la famosa saga di Belleville.

Presentazioni, masterclass, incontri, focus e ricordi: da Luis Sepúlveda che per primo vinse il Taobuk Award nel 2014, nelle parole della moglie, la poetessa cilena Carmen Yáñez; a Italo Calvino – di cui ricorre il centenario della nascita – a cui renderà omaggio Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr. Si parlerà di guerre e giustizia nello sguardo di due testimoni diretti: Nicolai Lilin, pseudonimo di Nicolai Verjbitkii, italiano di origine russa, e Vera Politkovskaya, figlia di Anna, la giornalista russa di origini ucraine assassinata nel 2006; ma anche Giovanni Chinnici, figlio del magistrato Rocco; colonialismo e tratta di schiavi nel romanzo dell’avvocato spagnolo, autore di bestseller, Ildefonso Falcones. Di giustizia discuteranno l'ex magistrato Gherardo Colombo, il ministro della Giustizia Carlo Nordio; sulla libertà di stampa si confronteranno il costituzionalista messinese Michele Ainis (commissione Garante della concorrenza e del mercato), i direttori Antonio Di Bella, (Rai), Luciano Fontana (Corriere della Sera), Carlo Mandelli (Mondadori Media), la vice caporedattore Esteri del TG2 Manuela Moreno, il presidente e direttore GDS SES Lino Morgante, la direttrice dei quotidiani del gruppo Monrif Agnese Pini.

Fronte cinema e letteratura: ne parleranno Marco Missiroli e Niccolò Ammaniti, mentre Francesco Piccolo traccerà un filo tra «Otto e mezzo» di Federico Fellini e «Il Gattopardo» di Luchino Visconti. Il fisico Roberto Battiston (a cui nel 2017 è stato dedicato un asteroide) parla di pandemia e cambiamento climatico, sulla Space Economy rifletteranno alcuni protagonisti del comparto aereospaziale tra i quali l’astronauta Paolo Nespoli.

Il festival si stringe al MAXXI allestendo (dal 16 giugno al 27 agosto a Palazzo Ciampoli) la personale «La bella Terra» di Isabella Ducrot, tra arte applicata e studio dei tessuti, e un racconto poetico di viaggi, mito, paesaggi. Il 15 giugno si inaugurerà all'ex chiesa del Carmine la mostra di Velasco Vitali «Le Grand Bleu», ispirata al film di Luc Besson, girato anche a Taormina.
Infine, Il format d’arte contemporanea di Taobuk, Fuori cornice premierà il pittore, scultore e fotografo Giuseppe Penone. E ancora, un ritratto di Giuseppe Prezzolini sarà tracciato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, mentre lo storico Giordano Bruno Guerri si dedicherà a Gabriele D'Annunzio; Cristina Cassar Scalia presenterà il suo giallo, Il re del gelato (Einaudi), un’altra avventura dell’amatissima vicequestora palermitana Vanina Guarrasi, mentre Mauro Minervino, antropologo e scrittore cosentino, propone un focus sull’inquieto e solitario autore vittoriano George Gissing.

Anche quest'anno a Taobuk è presente IoScrittore, il torneo letterario gratuito promosso dal Gruppo GeMS che al festival annuncerà i 400 libri semifinalisti al seguitissimo concorso.

Il gala al teatro Antico

Il 17 giugno la consegna dei Taobuk Award al Teatro Antico di Taormina: alla francese Annie Ernaux, Premio Nobel 2022, in prima linea nelle battaglie per la parità di genere; all’iraniana Azar Nafisi, inflessibile nella sua posizione per la liberazione delle donne in Iran; e all’intellettuale americana impegnata contro la violenza sulle donne Joyce Carol Oates. Il Taobuk Da Vinci va a due premi Nobel della medicina, il giapponese Shinya Yamanaka (2012) e l'americano Gregg Leonard Semenza (2019); all'israeliano Tal Dvir, esperto in biotecnologie, e a Camillo Ricordi, luminare dei trapianti per la cura del diabete; al regista Marco Bellocchio e all'attrice Valeria Golino (che sta lavorando su Goliarda Sapienza); alla cantautrice siciliana Levante e a Giulia Staccioli, coreografa dei Kataklò che si esibiranno durante la serata.

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