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Enrico Brignano a Messina: battute, risate e ironia all'Area Villa Dante

L'attore e comico romano ha entusiasmato il pubblico con il suo spettacolo “Un’ora sola vi vorrei”, penultimo appuntamento di “Messina Restarts”

“Un’ora sola vi vorrei”, il one man show di Enrico Brignano (già su Rai 2 nella stagione tv 2020-21) è approdato ieri sera all’Arena Villa Dante, come penultimo appuntamento di “Messina Restarts”. Dopo aver salutato il pubblico citando la celebre frase di Enzo Tortora, “Dove eravamo rimasti?”, come metafora di ripresa dopo il fermo della pandemia, l’attore romano ha passeggiato sulla linea dell’oggi, regalando uno spettacolo dal vivo divertente, a tratti esilarante, in cui l’ironia e la satira hanno rappresentato il mezzo per tratteggiare un presente difficile, spesso contraddittorio, ma con il bello dietro l’angolo, pronto ad essere colto e vissuto.

A dispetto del titolo, i sessanta minuti promessi sono diventati due ore piene, in cui Brignano ha tenuto, con lo stile da stand-up comedy americana, un dialogo tutto italiano col pubblico, ricorrendo all’umorismo romanesco come elemento comunicativo cardine del countdown metaforico con cui ha scandito i significati del nostro tempo. In apertura, un’analisi semiseria dell’ultimo anno e mezzo di pandemia, passando in rassegna tutto ciò che ha caratterizzato l’attuale emergenza sanitaria, di cui lo showman ne ha esaltato gli aspetti comici, come pretesto per denunciare contraddizioni ed estremismi. Nella sua graffiante comicità sono finiti medici e specialisti (epidemiologi, virologi, immunologi) diventati vere e proprie star; si è parlato di ricaduta del virus sui rapporti sentimentali, dell’uso del termine “droplet” (goccioline respiratorie), divenuto sinonimo di contagio, fino a citare il tormentone trash “Non ce n’è Coviddi”, e fare il punto sulla confusione tra esperti di professione ed esperti da ricerca sul web. Anche una semiseria dissertazione sul movimento No Vax, apertamente criticato e sviscerato rispetto alle tante polemiche suscitate.

“La pandemia ci ha fatto comprendere di essere un granello nell’Universo” ha detto Brignano prima di proseguire la serata raccontando, sempre con “seria ironia”, l’origine della Terra dai dinosauri all’avvento dell’uomo, l’introduzione della misurazione del tempo da parte dei Sumeri e la storia di Leonardo Da Vinci, genio per eccellenza della storia dell’umanità, come altri grandi italiani, da Michelangelo a Donizetti. E a proposito di Italia, un attacco diretto all’inerzia e all’atteggiamento spesso disimpegnato dei nostri connazionali, messi a confronto con altri popoli autori di rivoluzioni rimaste nella Storia, citando, attraverso straordinari travestimenti alcune figure emblematiche dei cambiamenti epocali, da Robespierre a Che Guevara, da Lenin e Mao Zedong.

Non poteva mancare in uno spettacolo a 360 gradi un riferimento all’amore, al rapporto uomo-donna e alla genitorialità, con una dissertazione sulla paternità, pretesto per rivolgere una commovente dedica al figlio Niccolò, nato il 20 luglio scorso, per chiudere il tempo dello show. Sul palco con Brignano un gruppo di talentuosi ballerini – tra questi l’ex concorrente di “Amici 15” Michele Lanzeroti - e il fido Andrea Perrozzi, pianista e curatore della parte musicale.
Dopo Messina, l’attore ha fatto tappa oggi all’Arena di Piazza della Libertà a Ragusa e tornerà in Sicilia il 13 al Teatro Antico di Taormina, penultima tappa del tour prima del gran finale del 15 settembre all’Arena di Verona.

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