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All'Apollo di Messina al via il cinema "autism friendly"... per tutti

Un’esperienza inusuale, diversa, anzi uguale, o meglio “egualitaria”. Che non costringe le persone con disabilità a “guadagnarsi” affannosamente - e, sovente, invano - le pari opportunità, facendo ciò che non possono fare, cioè comportarsi come se la disabilità non ci fosse per essere “uguali” agli altri, ma che crea le condizioni per le quali tutte e tutti, con disabilità e senza, possano godersi un momento lieto, com’è una proiezione cinematografica. Ecco lo spirito del programma “Nel blu dipinto di blu, vieni al cinema anche tu - Friendly Autism Screening”, l'iniziativa presentata ieri nel corso di una conferenza stampa e promossa dall’associazione Apollo Spazio Arte di Loredana Polizzi, titolare della Multisala, che l’ha fortemente voluta assieme a Marco Bonanno, presidente dell’associazione Bambini Speciali, e Angela Rizzo, responsabile regionale servizi sociali di CittadinanzAttiva.

Il sostegno della Fondazione Bonino Pulejo

A sostenere il progetto è la Fondazione Bonino Pulejo che, come ha ribadito il presidente Lino Morgante, con l'attenzione alle persone fragili consolida la missione etica voluta dai fondatori, Uberto Bonino e Maria Sofia Pulejo, e resa concreta anche attraverso la destinazione del patrimonio immobiliare alle attività sanitarie dell’IRCCS Neurolesi che porta il loro nome. Il presidente Morgante ha sottolineato, anche attraverso il supporto a progetti come questo, la volontà di “restituire” al territorio ciò che da esso proviene, anche "grazie agli inserzionisti e a chi acquista il quotidiano". "Questo progetto - ha aggiunto Morgante - ci stimola a curarci di più di chi ci sta accanto e auspico che si vada avanti anche con l'ampliamento a altre iniziative. Messina ha registrato un passo avanti nel sociale e il Comune ha fatto molto. E anche la Gazzetta fa tutto ciò che può".

In apertura è intervenuto il sindaco Federico Basile che, con l’assessora alle politiche sociali Alessandra Calafiore, ha ribadito la necessità di una integrazione che diventi vera “normalità”, auspicando che questo tipo di approccio si possa allargare anche ad altre realtà e iniziative.

Un sogno "normale" che diventa realtà

"Un sogno che coltivavo da tempo - ha spiegato Loredana Polizzi - e sono felice che si sia realizzato con questa grande partecipazione. E' un progetto pilota che ora va "esportato" anche in altre città, perhé diventi una modalità "ordinaria". "Messina è più consapevole delle problematiche legate all'autismo - ha ribadito Angela Rizzo - comprendendo che è necessario far vivere la città, regalare "normalità" a bimbi che spesso vivono prevalentemente negli ambienti di terapia".

"A me è capitato di dover andare via dal cinema con mio figlio - ha testimoniato Marco Bonanno - perchè non riusciva fare silenzio e gli dicevano solo "zitto zitto". Per noi è veramente importante riuscire a dare occasioni di svago ai nostri bambini, da vivere però assieme a tutti gli altri. E magari anche grazie a momenti d'incontro come questo riusciremo a farli socializzare di più, ad essere invitati alle feste di compleanno dei compagni".

Un'ampia partecipazione

Nutrite le presenze all’incontro, testimoniando quella sinergia necessaria perché iniziative del genere funzionino, soprattutto per i destinatari. A distanza è intervenuta Lidia Dimasi presidente dell’Anpit Sicilia che supporta il progetto: "L'iniziativa - ha affermato - rientra nella misione etica dell'Associazione Nazionale per l'Industria e il terziario, presieduta da Federico Iadicicco".

Il direttore generale dell’Asp Dino Alagna, presente con la direttrice della Neuropsichiatria Infantile Santina Patanè, ha sottolineato la necessità di sinergie sul territorio e di progetti che siano capaci di dare risposte anche alle persone con autismo in età adulta.

Presenti anche l’IRCCS Neurolesi Bonino Pulejo con il direttore generale Vincenzo Barone; il Policlinico Universitario, con Giacomo Nicocia, direttore della Pianificazione strategica, Gabriella Di Rosa, direttrice dell’Uoc di Neuropsichiatria infantile e Marilena Briguglio, responsabile de “Il Brucaliffo Percorso Autismo”; l’IRIB Cnr dell’Istituto Marino di Mortelle con la neuropsichiatra infantile Liliana Ruta e esponenti dell’associazionismo, del volontariato, delle scuole, delle professioni sanitarie e delle famiglie. Ad intervenire anche la garante dei diritti delle persone con disabilità Tiziana Di Maria (che ha sottolineato come una simile iniziativa di condivisione "sarà forse più utile ai normodotati"), la prof.ssa Domizia Arrigo, dirigente scolastica dell’IC Gravitelli Paino, la psicoterapeuta Catena Silvestri, che sarà presente domenica per supportare i bimbi, e Pippo Previti, volontario di CittadinanzAttiva.

Il sostegno "politico"

È intervenuto anche il deputato regionale Calogero Leanza, che ha assicurato sostegno all’iniziativa, mentre l’assessora regionale alle politiche sociali Nuccia Albano ha fatto pervenire un messaggio di partecipazione: e su questo si conta per stabilizzare nel tempo, ampliandolo, il progetto solidale. "La Regione siciliana - ha affermato Albano - è vicina ai soggetti con disturbo autistico, alle loro famiglie e alle associazioni impegnate nel settore. A febbraio scorso, la giunta ha approvato la nostra proposta di programmazione delle risorse del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, pari a 8.140.000, erogate dal ministero della disabilità e destinate ai disabili autistici. Il programma dell’assessorato della famiglia e delle politiche sociali prevede molteplici interventi tra i quali percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati ai minori e all'età di transizione fino a 21 anni, anche tramite voucher; progetti volti a prestare assistenza agli enti locali anche associati tra loro per sostenere le attività scolastiche delle persone con disturbi dello spettro autistico nell'ambito del progetto terapeutico individualizzato e del PEI; progetti finalizzati a percorsi di socializzazione con attività in ambiente esterno (gruppi di cammino, attività musicale, attività sportiva) dedicati agli adulti ad alto funzionamento; progetti che si rivolgono al terzo settore per favorire attraverso attività sociali (sport, tempo ricreativo, mostre) l'inclusione. E in assessorato abbiamo incontrato proprio le associazioni che si occupano di queste materie alfine di disegnare i migliori percorsi per queste categorie di persone, finalizzati a selezionare progetti innovativi e di alta professionalità. Il mio impegno di assessore - ha concluso - sarà quello di proseguire l’attività e di portare avanti l’azione sempre più proficua e vantaggiosa per i soggetti affetti da autismo e per le loro famiglie".

Il programma: si parte domenica 16 aprile

La proiezione inaugurale di domani 16 aprile - alla quale interverrà l’on. Davide Faraone, presidente della Fondazione Italiana Autismo - si terrà alle 11 con il film di animazione “Ant Bully Una vita da Formica” ed è aperta a tutti, con accorgimenti “autism friendly” (ma non solo) come luci soffuse, volume più basso, sottotitoli, assenza di pubblicità commerciale, libertà di movimento e di portare cibo da casa, e la presenza di personale specializzato. Ingresso gratuito per persone con disabilità, mentre per tutti gli altri il biglietto è di 5 euro. Info e eventuali prenotazioni (comunque l’ingresso è libero fino a capienza dei posti) alla mail [email protected]. Successive date: il 30 aprile con “L’Ape Maia” e il 14 maggio con “La Gabbianella e il Gatto”, sempre alle 11.

Un momento per tutti: l'inclusione reale

In sintesi: un’apertura - “straordinaria” in tutti i sensi - del cinema di domenica mattina, quando solitamente si è più liberi e si è sempre alla ricerca di un’occasione d’intrattenimento familiare. Ed eccola, una splendida esperienza da vivere insieme, grandi e piccoli, a vedere un divertente film d’animazione in un contesto che sarà collettivamente confortevole, fisicamente e, soprattutto, emotivamente, per la consapevolezza di “avvicinarsi” rendendo concrete parole spesso astratte come “inclusione” e “accoglienza”. Una straordinaria fonte di pari opportunità che, per una volta, saranno le persone con disabilità a regalare a tutte e tutti gli altri.

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