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Messina e quelle demolizioni che segnano un’epoca

Gli interventi, che verranno realizzati nei prossimi mesi, volti a ricostruire gli edifici della cortina del porto sede del nuovo I-Hub dello Stretto. Alla fine degli anni Sessanta la realizzazione dei Silos granai veniva salutata come una grande opera per la città. Ora, assieme ai Magazzini Generali, è il simbolo di un degrado a cui si pone fine

«L’imponente opera sta per essere realizzata. Sarà alto venticinque metri il silos dei Magazzini generali». Il titolo campeggiava sulla prima pagina della cronaca di Messina della Gazzetta del Sud. Era la domenica del 30 aprile 1967. In un approfondito reportage dell’indimenticato Totò Palomba, si faceva il punto sulla rivoluzione urbana in atto nell’area della cortina del porto. «Un’opera di grande importanza per l’economia della nostra città sta sorgendo nell’area destinata alla ricostruzione dei Magazzini generali: su quell’area dalla quale sono spariti i “bubboni”, residuati del terremoto prima, e della guerra dopo, e tutte le attività parassitarie. Spariti finalmente i ruderi, spariti i vecchi stabili improduttivi, scomparse le bancarelle di bibite, cozze e panini imbottiti, è stato possibile avviare la ricostruzione organica della zona che sta tra la Stazione marittima e la Dogana». A rileggere queste righe vengono in mente diverse considerazioni su come cambiano gli scenari, come muta la pelle di una città, come alcune opere realizzate nel passato (parliamo di interventi edilizi realizzati circa 55 anni fa), perdendo la propria finalità e utilità, finiscano con il diventare più o meno simili a quei “bubboni” che erano stati smantellati proprio per far loro posto.
Alla vigilia della grande operazione di demolizione, e successiva ricostruzione, dei tre edifici scelti come “pilastri” del nuovo I-Hub dello Stretto, il Polo dell’innovazione tecnologica ideato e fortemente voluto dall’ormai ex assessora Carlotta Previti, la Storia e il futuro s’intrecciano. Cadranno giù, sotto i colpi delle ruspe, già nei prossimi mesi, gli ex Magazzini generali, Silos granai e Mercato Ittico comunale. Quasi come d’incanto, dopo oltre cinque decenni, la zona della cortina del porto, tra la Stazione marittima e l’ex Palazzo Reale-Dogana, cambierà di nuovo radicalmente aspetto.

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