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Torna il Movimento No Ponte: "Un’opera che sfregia lo Stretto"

Un’assemblea per ribadire il no al collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Il “Movimento No Ponte” è tornato a dire la sua, nel corso di un affollato incontro svoltosi nel salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. A introdurre i lavori l’ex assessore comunale della giunta Accorinti, l’antropologo Sergio Todesco e il prof. Domenico Gattuso, ordinario di Ingegneria dei Trasporti. A moderare Tiziana Barillà. Nel mirino soprattutto il vicepremier Salvini. Come si legge nel documento del Movimento, «nei giorni scorsi il ministro per le Infrastrutture si è recato a Bruxelles per chiedere che l’Unione europea si facesse carico del finanziamento del Ponte sullo Stretto. Il risultato di questo viaggio della speranza è modesto. Nei fatti gli è stato detto di tornare con un piano finanziario degno di questo nome e con un progetto definitivo, a dimostrazione che la tanto sbandierata cantierabilità immediata del Ponte è solo misera propaganda. Non solo, infatti, il Ponte è un’opera devastante dal punto di vista ambientale, che creerebbe un caos urbanistico insostenibile a causa dell’impatto dei cantieri, e sfregerebbe definitivamente il paesaggio dello Stretto, la più importante risorsa a nostra disposizione, ma è anche accompagnato da nodi tecnici irrisolti».

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