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Messina, una domenica da vivere sulle Vie dei Tesori

Chiese, ipogei, ville, eremi e palazzi aperti al pubblico grazie al Festival che da questo week-end è tornato nella nostra città. Itinerari attraverso diciannove luoghi, alcuni ben noti, altri da scoprire o ri-scoprire

Diciannove luoghi, tra chiese, ipogei, forti, ville e opere d’arte. Un patrimonio straordinario che con la nuova edizione de “Le Vie dei Tesori”, avviata in questo weekend e che proseguirà nei fine settimana fino al 25 settembre, si mostra con l’orgoglio della sua storia, ai cittadini, che recuperano memoria e senso di identità; e ai turisti, che possono scoprire le bellezze di Messina, anche quelle più nascoste.

Abbazia di Mili

È possibile varcare la soglia della chiesa abbaziale voluta dal Gran Conte Ruggero, tra le più antiche architetture normanne di Sicilia. La chiesa di Santa Maria e l’annesso monastero nascono nel 1090 su un preesistente cenobio bizantino. Si può visitare oggi dalle 10 alle 17,30.

Casa-Museo di Maria Costa

È la casa di fine Ottocento nel rione delle Case Basse di Paradiso, dove visse e morì (il 7 settembre 2016) la poetessa messinese Maria Costa, inserita tra i “tesori viventi” della Sicilia. La visita oggi dalle 10 alle 12,20 e dalle 16 alle 17,40.

Archivio di Stato

Custodisce un fondamentale patrimonio documentale che permette di ricostruire la storia di Messina. comprese antiche pergamene, alcune del XII secolo. Visite oggi e nelle domeniche 18 e 25 dalle 9,30 alle 12,30.

Castel Gonzaga

Costruito nel 1540 sulla collina di Montepiselli, a pianta poligonale, ha un camminamento anti-mina di forte suggestione. La visita dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 20.

Chiesa dei Catalani

È una delle massime espressioni dell’arte siciliana, fusione affascinante di stili bizantino, arabo e normanno. Basilica a croce latina, fu edificata nel XII secolo come cappella reale per poi passare a fine ‘400 alla fiorente comunità catalana. Visitabile dalle 10 alle 17,30.

San Giovanni di Malta

Il tempio è legato al martire San Placido, compatrono di Messina. Visite dalle 10 alle 16,40.

Massa San Giorgio

Tra i più interessanti luoghi di culto dei Peloritani, vi è la chiesa di Massa San Giorgio che possiede ancora un doppio portale asimmetrico di matrice tardo medievale. Si visita dalle 10 alle 17,30.

Gesù e Maria delle Trombe

Piccolo luogo di culto che custodisce alcuni altari settecenteschi ma in particolare il miracoloso Bambinello in cera proveniente dalla chiesa di San Gioacchino. Visite dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

Collezioni Università

Nell’antiquarium dell’Università, ecco la preziosa collezione di maioliche siciliane e spagnole, circa 170 pezzi, che apparteneva all’ingegnere e appassionato studioso Cesare Zipelli. Visite dalle 10 alle 17,20.

Eremo del Trapani

Di fondazione incerta, l’eremo è stato riportato agli antichi splendori. Si visita dalle 9,30 alle 12 e dalle 15,30 alle 18.

Forte San Salvatore

È uno dei simboli di Messina. Il Forte deve il suo nome all’antico monastero del SS.Salvatore, voluto del Conte Ruggero nel 1086. Visite dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 17,30.

Museo dei Peloritani

Nell’antico casale di Gesso, si trova il Museo di Cultura e di Musica che racconta la cultura popolare di contadini e pastori: tradizioni, lavoro, feste religiose e profane, giochi. Visite dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18,30.

Orto Botanico

L’antico Orto Botanico fu fondato nel 1638, distrutto dagli Spagnoli nel 1678, e poi rifondato nell’Ottocento. Si potrà visitare il prossimo sabato.

Palazzo del Governo

La Prefettura, opera di Cesare Bazzani, costruita nel 1915, apre le sue porte. Il 18 settembre si potrà entrare nella biblioteca, nella stanza del prefetto con il soffitto a cassettoni, e nei salottini. Eccezionale la visita all’appartamento riservato ai Capi dello Stato.

Cristo Re

Il tempio, ispirato alla Basilica di Superga di Filippo Juvarra, è stato realizzato nel 1937. Visite dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30.

Town House a Paradiso

L’antico Villino Franca oggi ospita Town House. Di fronte al bellissimo paesaggio dello Stretto, si staglia questo bianco edificio dotato di un elegante atrio con ampio scalone d’onore di accesso. Visite dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30.

Villa Aelthea

E' è stata edificata insieme alla sua limitrofa gemella dalla nobile famiglia Drago già nel 1916. Sede oggi di un centro benessere, è circondata da un piccolo giardino. Interessanti gli arredi Liberty e le decorazioni dei soffitti ove spicca un particolare repertorio araldico. Singolare il torrino con scala a chiocciola. Visite dalle 10,30 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Villa Cianciafara

Costruita alla fine del XVIII secolo, rappresenta uno dei pochi esempi di architettura settecentesca rimasta perfettamente conservata a seguito del sisma e della guerra. All’interno è possibile osservare i preziosi e nobili arredi di un tempo oltre allo stile del fotografo e incisore Filippo Cianciara, cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e di Lucio piccola, che a lungo visse tra queste mura. Si visita dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18,30.

Villa Giovanna

Nell’antico borgo di pescatori di Pace, nel primo ventennio del ‘900 venne costruita Villa Giovanna. Appena superata la pesante porta di ferro della villa, che ospita il centro olistico Mater Vitae, ci si ritrova immersi in un giardino tropicale, tra collezioni d’arte e rari cimeli. Esposte alcune opere del pittore Michele Panebianco, vincolate dalla Soprintendenza. Sarà possibile partecipare ad alcune esperienze immersive, tra antichi strumenti, campane tibetane, tamburi sciamanici e gong. Oggi dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 17,30.
l.d.

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