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Decine di migranti al largo di Sant'Alessio: si gettano in mare e raggiungono la riva

È la prima volta sulla costa ionica

Sono 55 i migranti recuperati ieri sera a Sant’Alessio Siculo, giunti sulla costa a bordo di una imbarcazione a vela lunga una decina di metri ancorata a ridosso della scogliera soffolta, a circa 30 metri dalla battigia. Tutti giovanissimi, probabilmente alcuni anche minorenni, hanno raccontato di arrivare dall’Afghanistan e di appartenere ad una minoranza etnica che vive sui monti della capitale Kabul, che hanno lasciato per sfuggire al regime talebano.

Il loro viaggio in mare è iniziato sette giorni fa, probabilmente dalla Turchia o dalla Grecia, e al timone del natante che li ha condotti in Sicilia vi sarebbero stati due uomini di nazionalità russa, di cui si sono perse le tracce. La maggior parte ha raggiunto la riva a nuoto, mentre otto (due donne e sei uomini) sono rimasti a bordo della barca a vela e quattro uomini si sono fermati su un natante più piccolo ancorato a poca distanza.

Alcuni, una volta toccata terra, si sono allontanati ma sono stati poi fermati da Carabinieri e Polizia lungo le strade di Sant’Alessio Siculo e Santa Teresa di Riva e non è escluso che altri non siano stati rintracciati. Sul posto sono arrivati Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia locale, ambulanza del 118 e Guardia costiera, con due motovedette giunte dalla Capitaneria di Porto di Messina per il trasbordo di quanti erano ancora sulla barca a vela, mentre i quattro sull'altro natante sono stati recuperati con un pattino e portati a riva da alcuni volontari alessesi. Fortunatamente non vi sarebbero dispersi. All'1.45 un pullman privato fatto giungere al Comune di Sant'Alessio ha trasferito i 47 stranieri arrivati a terra al molo Norimberga del porto di Messina, dove sono stati condotti anche gli 8 a bordo della motovedetta.

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