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A Messina accanto ai menù le... bollette. I commercianti: “Così chiudiamo”

La campagna contro i rincari. Le testimonianze: A luglio ho pagato 9mila euro. Picciotto: siamo al collasso

Se nel giro di dodici mesi i costi delle bollette lievitano del 300 per cento, aggiungendosi ai rincari di materie prime, fornitori, affitti, personale e tutto il resto, e se tutto questo arriva dopo un “mostro” socio-economico (oltre che, ovviamente, sanitario) come la pandemia, non si può più parlare “solo” di allarme. Quello che stanno vivendo i commercianti è un dramma senza precedenti. Con conseguenze che potrebbero essere ancor più drammatiche, senza il rischio di scivolare in iperboli. Per questo nei giorni scorsi è capitato di trovare esposte, nelle vetrine di negozi e locali, non solo merce, prodotti, abiti e quant'altro è in vendita, ma anche le bollette. Quelle con troppi zeri per essere sopportabili. Anche Messina ha aderito alla campagna nazionale della Fipe Confcommercio, “Bollette in vetrina”, appunto. Iniziativa che non può non guardare oltre la singola azione dimostrativa.

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