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Messina, nuovo porto di Tremestieri: traguardo ancora più lontano

Avanti piano. Troppo piano. L'iter della costruzione del nuovo porto di Tremestieri, un'opera attesa fortemente alle nostre latitudini, conosce ancora rallentamenti. Ulteriori criticità sono state manifestate nel corso di un vertice tenutosi nei giorni scorsi al Comune e convocato dal commissario straordinario Leonardo Santoro, che ha voluto fare il punto sull'appalto. Con questo “andamento lento”, si rischia di tagliare il traguardo non prima della fine del 2024. Uno slittamento che suona come una pessima notizia per tutto il sistema della mobilità dello Stretto di Messina.

Gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori sono maturati nel corso di un incontro tenutosi a Palazzo Zanca il 12 aprile scorso. «La preoccupazione resta alta, alla luce delle informazioni poco rassicuranti che sono filtrate, a conferma dei dubbi che come sindacato avevamo sollevato in conferenza stampa - dichiarano Uil Messina e Uiltrasporti -. Siamo però fiduciosi sull'attuale fase commissariale, soprattutto in quanto scevra dai condizionamenti politici sul tema». Quindi, l'intervento del commissario potrebbe essere adesso determinante per dare un impulso ai lavori. «La peggiore delle conseguenze - aggiungono le parti sociali - potrebbe essere quella della rescissione del contratto da parte della ditta aggiudicataria. Bisogna evitarlo assolutamente, non essendoci altre società che subentrerebbero, significa dover rifare la gara, tornando così al punto di partenza. Non se lo possono permettere i lavoratori, visto che quel cantiere è il punto di maggiore prospettiva occupazionale, e nemmeno la città, in quanto l'infrastruttura della zona sud sarebbe il motore dello sviluppo per il territorio. Non solo: tutti i progetti riguardanti il waterfront resterebbero lettera morta. Avevamo ragione ad accendere i riflettori sui notevoli ritardi, così come facevamo durante gli ultimi anni, nonostante la vecchia Amministrazione ci avesse più volte tranquillizzato, rispondendo peraltro in maniera stizzita alle nostre osservazioni». A proposito del cronoprogramma, i lavori portati a termine al momento si attestano intorno al 25 per cento. Uil Messina e Uiltrasporti concedono grande credito a Santoro, ritenuto la figura migliore per imprimere un'accelerazione all'opera pubblica.

Al tavolo svoltosi a Palazzo Zanca una settimana fa erano seduti anche la Nuova Coedmar, vincitrice dell'appalto, la Comet, che gestisce il vicino scalo, il direttore dei lavori, Rete ferroviaria italiana, Enel, Italgas, un rappresentante ministeriale e il responsabile unico del procedimento. Slitta, quindi, la data di ultimazione, precedentemente fissata entro il febbraio 2023. Ma c'è anche il rischio che il pachidermico iter conosca una battuta d'arresto: la pandemia prima e la guerra in Ucraina ora, hanno determinato un considerevole aumento dei costi del materiale che potrebbe spingere la società incaricata a chiedere una variante dal valore esorbitante.

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