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Barcellona, al "Fermi" incontro con il questore Gennaro Capoluongo

Nell'ambito del progetto formativo “Mezz’ora col questore – cittadini e legalità” per sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole del vivere civile

È giunto all’Itet “Fermi” di Barcellona l’incontro formativo “Mezz’ora col questore – cittadini e legalità” che ha visto gli studenti confrontarsi con il questore di Messina, Gennaro Capoluongo. L’incontro si inserisce in un progetto a più ampio respiro cui focus è promuovere un proficuo scambio di idee nell’ottica di una collaborazione tra scuola e forze dell’ordine per sensibilizzare i giovani al rispetto della legalità e delle regole del vivere civile.

Ed è stata una mattina ricca emozioni che ha visto il questore dialogare con i ragazzi, ascoltare le loro richieste, rispondere alle loro domande e fornire loro spunti di riflessione, spaziando su più fronti della legalità. Il questore Capoluongo, riportando sia le sue esperienze personali che quelle emerse dai precedenti incontri in altri istituti, ha evidenziato l’importanza del confronto e dell’ascolto in un percorso che sia capace di acquisire le aspirazioni dei giovani, che reputa parte importante della società: “La scuola è fondamentale in ogni paese perché ci permette di trasmettere valori e di avere delle generazioni migliori rispetto alla precedente. Legalità e rispetto per gli altri sono i due elementi che costituiscono le basi su cui si fonda la figura del cittadino”.

“Siamo onorati di averla avuta qui oggi e del fatto che abbia scelto come primo luogo della provincia da visitare Barcellona e il Fermi. In lei abbiamo trovato un valido alleato educativo. Lavoriamo in sinergia per giungere al medesimo obiettivo: formare i nostri ragazzi alla legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile” conclude Antonietta Amoroso dirigente del Fermi, che ha introdotto e coordinato l’incontro. Assieme al questore erano presenti il vicequestore Antonio Rugolo, dirigente del commissariato di Barcellona, il commissario capo Salvatore Gulizia, portavoce della Questura, e l'ispettore Stefano Cianciolo.

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