In una Basilica Cattadrale stracolma di lacrime e ricordi Messina saluta Nino Cucinotta, 42 anni, giovane imprenditore molto noto in città, soprattutto nel mondo della movida. Gestore, in ultimo, del "Dai Dai", in passato era già stato l'ispiratore di molti locali di successo. Era stato tra i fondatori del "Retronouveau" e de "La Tumpulata", a Bologna.
Al Duomo non c'era un solo posto libero, tra quelli disponibili nel rispetto della normativa anticovid e così in piazza è stato messo a disposizione un maxi schermo per i tanti che hanno voluto partecipare al lutto per l'improvvisa scomparsa del giovane imprenditore. La funzione è stata celebrata da mons. La Speme, che ha ricordato i tratti caratteriali di un ragazzo amato da tantissimi.
Così come tanti non hanno saputo trattenere il pianto davanti alle foto e al sorriso di Nino Cucinotta, amatissimo da un'intera generazione di messinesi. Tra i tanti ricordi, quello dell'amico di una vita Francesco Arcanà: "È grazie a te se io me la sono cavata, sempre. Perché ti devo la gioventù, ti devo il coraggio di andare avanti, ti devo tutti gli amici che ho. Io non credo di averti mai capito fino in fondo; forse neanche tu ti sei mai capito bene però capivi me e capivi tutti. Non hai mai capito la bellezza di quello che eri. Ti sei mai domandato perché quando non eravamo con te si parlava solo di te? Ti sei mai domandato perché tutti ti hanno sempre messo al primo posto, dal figlio di papà, al “professionista”, al derelitto, al delinquente, all’alternativo. Tutti hanno preso da te, negli anni, sei stato il vero punto di riferimento per tutti.
E sai perché? Perché eri sensibile e riuscivi a colmare quel buco che ognuno di noi ha dentro, quel posto nel cuore dove tira sempre il vento. Ma tu questo non l’hai mai capito, non hai mai capito la potenza di ciò che avevi dentro, nonostante il mondo te lo rappresentasse sempre. Io vorrei tanto credere che ora sei a brindare da qualche parte. Però credo a una cosa bellissima, all’immortalità. E l’immortalità è data da ciò che siamo, dalla nostra identità. E la mia identità è fatta di te; parte di ciò che sono sei tu, siamo cresciuti insieme, non ho un ricordo felice senza te e non ho un ricordo triste senza te. Quindi continuerai a vivere, finché vivrò io e anche oltre, finché le persone a cui hai dato quello che eri lo tramanderanno e, fidati, sono in tanti".
E alla fine un video bellissimo proiettato per ricordare un ragazzo d'oro. Tantissime lacrime, quindi un "Ciao Nino" sulla facciata del Duomo e le sue frasi, quelle ricorrenti, quelle che accompagnavano i suoi dialoghi con chi ha camminato accanto a lui per una vita.
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