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Piani e numeri... sulla Ruota di Messina. Oggi la presentazione del "Natale della Rinascita”

Il programma “Il Natale della Rinascita” sarà presentato oggi dall’Amministrazione e dai presidenti di tutti i Quartieri. Russo (Pd): «Come può creare economia circolare un costoso cartellone di eventi natalizi?». Carlotta Previti: gli sfugge tutto quello che abbiamo fatto, strategie concrete di rilancio della città

Lo scontro Previti-Russo, più che sul metodo e sull’utilizzo delle risorse finanziarie, coinvolge la visione di città, presente e futura, coltivata dall’Amministrazione comunale, alla quale si contrappone quella di partiti e gruppi di opposizione alla Giunta De Luca, come il Pd rappresentato in Consiglio comunale, tra gli altri, da Alessandro Russo. Anche ieri c’è stato un rovente botta e risposta tra la vicesindaca e il consigliere comunale. Vediamo di riassumere, in sintesi, le posizioni, alla vigilia della presentazione del programma “Il Natale della Rinascita”.
Alessandro Russo -  «Il lungo e dettagliato elenco di spiegazioni della vicesindaca non smentisce e semmai conferma che sono stati impiegati in feste e festicciole natalizie finora 1.900.000 euro a valere sui fondi Poc, che come la stessa Previti graziosamente riconosce servono a rimuovere “squilibri economici e sociali anche mediante nuovi strumenti di intervento e misure rivolte al sostegno delle imprese operanti al Sud”. Apprendiamo pertanto che nell’ottica di Previti e De Luca gli squilibri economici e sociali e i nuovi strumenti di intervento per far ripartire l’economia messinese post Covid sono le feste di Natale nei villaggi, le ciaramelle per strada e i babbi natali di plastica. Singolare modalità di utilizzo di fondi destinati alla ripresa economica cittadina. A meno che, appunto, per “ripresa economica cittadina”, la Previti e De Luca non intendano riferirsi alle 38 ditte di eventi, tra cui alcune associazioni su cui prossimamente faremo approfondimenti molto seri, che si stanno aggiudicando le decine di migliaia di euro per organizzare questi mirabolanti eventi di attrattività internazionale per le strade di Messina. Se aiutare un tessuto economico cittadino passa da questo, sarebbe stato meglio destinare coi 7.500.000 euro residui dei contributi diretti a tutte le imprese messinesi e non solo a poche selezionate. Almeno ne avrebbero giovato tutti e non solo quanti fanno eventi e feste in piazza».

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