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Docce danneggiate nei litorali nord e sud di Messina

Tutti i numeri, positivi e negativi, dell'iniziativa estiva che mira a rendere più fruibili da parte della comunità messinese gli arenili da Ortoliuzzo a Giampilieri

Sedici le docce installate da Amam nei punti massimamente frequentati dai vacanzieri, messinesi e non, sul litorale che va da Ortoliuzzo, sul Mar Tirreno a Giampilieri, sullo Jonio.
Dieci le docce del Comune, nuovamente attivate a Santa Margherita (zona Sud) e Capo Peloro/Torre Faro, aspettando la Bandiera blu.
Una squadra ad hoc, con due tecnici di Amam dedicati a monitorare quotidianamente lo stato di efficienza dei ventisei impianti allestiti e ad intervenire tempestivamente per ripristinarli in caso di guasti, a tutto beneficio della fruibilità del mare da parte dei cittadini che scelgono la spiaggia libera per godersi un bagno di sole e di mare.

Fin qui i numeri di un progetto che Amam e Comune hanno voluto fortemente realizzare, in collaborazione anche con Messina Servizi Bene Comune, allestendo le spiagge  per tutto il periodo estivo.
Eppure, a fronte di un progetto con tutti i numeri per costituire un vanto e un motivo di soddisfazione per i tanti messinesi e vacanzieri, si registrano anche i numeri "neri", quelli distruttivi della vandalizzazione delle opere pubbliche.

Da giugno infatti, ovvero appena installate le docce, sono già sedici gli impianti danneggiati volutamente e che hanno comportato la necessità per i tecnici di Amam di intervenire con sostituzioni, riparazioni e nuovi equipaggiamenti. Sei i tecnici che, a rotazione, sono stati impegnati nelle operazioni di manutenzione e riparazione (in alcuni casi impegnative e con impiego di mezzi meccanici).
A parte il furto di componenti funzionali alle docce (come decine di metri di tubi per l’alimentazione, soffioni, miscelatori, manicotti, lavapiedi, etc.), in quattro casi, si è riscontrato anche il danneggiamento strutturale degli impianti, essendo stati forati in modo irreversibile i cosiddetti polmoni (i serbatoi in plastica da cui l'acqua transita verso i soffioni sommitali), per cui le docce sono state rese inservibili e, dunque, sottratte dai vandali alla pubblica fruibilità.

Di tali danneggiamenti, Amam denuncia sempre con report dettagliati  i singoli atti, con foto dello stato dei luoghi e degli interventi necessari al ripristino, affinché le autorità competenti possano intraprendere ogni opportuna azione.

“E’ chiaro che – precisano la presidente dell'azienda, Loredana Bonasera, e l’Assessore alle Politiche del Mare e Beni Demaniali Marittimi, Dafne Musolino – per garantire comunque la fruizione pubblica degli impianti, Amam mantiene sempre in esercizio le docce distribuite in tutti i litorali cittadini e la macchina organizzativa legata a questo specifico progetto di servizio. Tuttavia, a fare le spese economiche e sociali degli interventi necessari a riparare ciò che viene danneggiato continuamente è l’intera collettività, soprattutto la collettività sana – proseguono, con amarezza – vittima del sopruso di chi dimostra di non avere a cuore il bene della comunità, né rispetto del denaro che viene investito dagli amministratori pubblici per fare della città una realtà sempre più vivibile, secondo i migliori standard di qualità e sempre più bella”

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