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Messina, ex Sanderson: rogo criminale. E criminale abbandono

L’ennesimo incendio sviluppatosi all’interno dell’ex Sanderson di Pistunina, bomba ecologica mai realmente disinnescata. Incendi si erano registrati già nel 2007, 2012 e 2013. Il fumo nero visto in tutta la zona sud

Il 9 agosto 2021. Il 26-27 maggio 2013. Il 30 dicembre 2012. Il 30 luglio, 1 e 2 agosto 2007. Stesse scene, stesso luogo del delitto: l’ex Sanderson. E se il rogo di ieri pomeriggio, appiccato all’interno dell’ex azienda agrumaria, evidentemente da qualcuno che continua ad accedere in un’area che dovrebbe essere “off limits”, ha avuto conseguenze minori rispetto agli incendi sviluppatisi in quelle date che abbiamo indicato (soprattutto quelli del 2007 e del 2013), la gravità dei fatti resta identica. È una vergogna che la città di Messina non può più accettare così, impunemente.
Ancora una volta allertati dai cittadini, e dal fumo nero sprigionatosi nel cielo della zona sud, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire, per domare le fiamme, per mettere in sicurezza l’area che, come è noto a tutti, si estende tra il litorale e il centro abitato di Pistunina. Una vera e propria bomba ecologica mai disinnescata, estesa su 70mila metri quadrati, perché anche gli interventi avvenuti nel corso dei decenni, di fatto, non hanno mai bonificato tutta l’area né tanto meno hanno consentito di risolvere il problema alla radice. Sul posto anche polizia e carabinieri.
Chi ci colpa? Sicuramente chi appicca i roghi criminali. Ma, in questo caso, è responsabile – omessa custodia, mancato risanamento – il proprietario delle aree, cioè l’Ente di sviluppo agricolo (Esa) che, a sua volta, è uno di quegli enti controllati al cento per cento dalla Regione siciliana. Regione ed Esa avrebbero dovuto, già da molto tempo, completare gli atti per il passaggio di tutto il compendio ex Sanderson al Comune di Messina, che lo aveva richiesto e che, per il suo risanamento, grazie a un emendamento alla legge finanziaria regionale del 2018 presentato dall’allora deputato Cateno De Luca, aveva previsto un progetto da 25 milioni di euro.

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