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Messina, lo sviluppo dello Stretto in sette mosse

Ecco i progetti presentati dall’Autorità portuale al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti

Passa soprattutto dal mare il rilancio di Messina. Il suo futuro è legato anche alle richieste di finanziamento al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti da parte dell’Autorità di Sistema portuale dello Stretto, che sul finire dello scorso anno ha inviato al Governo uno schema con 7 interventi prioritari strategici: i progetti “Stretto green”, “Falcata revival”, “Stretto link Villa San Giovanni”, “Stretto link Reggio Calabria”, “Stretto link Messina”, “Hub Eolie” e “Astra”. In ballo 540 milioni

Zona falcata

In cima alla lista la restituzione agli usi urbani della Real Cittadella. In una prima fase, già avviata con oneri a carico dell’Authority, riflettori puntati alla caratterizzazione delle aree per la individuazione delle sostanze inquinanti, mentre dopo si passerà alla bonifica e alla valorizzazione vera e propria. In programma l’ambizioso obiettivo di creare un Parco archeologico in grado di mettere in mostra vari reperti e i cui spazi saranno organizzati così da fare emergere l’antica struttura, immersa nel verde e affacciata sulle acque dello Stretto. La porzione della degassifica sarà bonificata e grazie alla sua posizione di grande panoramicità e centralità, destinata alla formazione di un polo turistico-ricettivo-alberghiero, integrato con strutture complementari di tipo commerciale, ludico e sportivo. In tale direzione, l’Autorità portuale ha intrapreso l’iter per dotarsi di uno studio di fattibilità. Costi individuati in 150 milioni di euro (120 statali e 30 a carico di privati).

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