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Messaggio d'amore su cartelloni pubblicitari tra Milazzo e Barcellona. Quanti casi in Italia

Una richiesta di perdono per un tradimento? O per qualcos'altro? O semplicemente una trovata pubblicitaria. Stanno certamente facendo discutere i cartelloni "pubblicitari" apparsi tra Milazzo e Barcellona in cui appare la scritta "Giulia ti prego perdonami", firmato Stefano. Ma chi sono Giulia e Stefano? Una coppia "scoppiata", un fidanzato, un marito... Tanti dubbi, una certezza: i social si sono scatenati. E tra Barcellona e Milazzo è caccia ai due.

Altri casi

Ma non è la prima volta che un "innamorato" utilizza i cartelloni pubblicitari per mandare un messaggio alla propria "morosa". Le cronache ne sono piene: nell'ottobre del 2017, ad esempio, in Sardegna, nel comune di Villamassargia un fidanzato scrisse: "Tanti auguri amore mio. Ho sbagliato! Ti prego perdonami". Non una mail, neanche un messaggino sul cellulare: l'innamorato - o l'innamorata - scelse il mezzo più plateale per chiedere scusa all'ex, chiedendo all'ufficio affissioni del Comune il permesso di poter utilizzare gli spazi e, dopo la valutazione sul testo, ottenne l'autorizzazione. Le strade del paese furono tappezzate con i manifesti di perdono in 50 punti diversi. "Rimarranno affissi dieci giorni", spiegò la sindaca di Villamassargia Debora Porrà.

Nel 2018 fu la volta di Nola: manifesti per tutta la città per chiedere perdono alla moglie. “Scusami amore mio” apparve scritto sui cartelloni affissi sulle mura della città. Jeco, così si era firmato in calce, voleva fare di nuovo breccia nel cuore della donna che lo aveva lasciato: “Abbiamo attraversato tante tempeste – continuava il cartellone – la crisi mi ha portato a fare tante cose stupide, se riesci perdonami”.

Passo indietro, nel 2012, a Sulmona: “Ti prego perdonami” l’appello disperato alla sua amata Claudia. Fu dell'allora 28enne Alan che si affidò  a un manifesto di 18 metri quadrati. L’enorme stampa (6 metri per 3) aveva sullo sfondo una foto di loro due felici e sorridenti, scattata in estate in Salento, e fu affissa nei pressi del casello autostradale di Pratola dove la ragazza, 25enne militare di stanza all’Aquila, passava ogni giorno per recarsi a lavoro. I due avevano litigato per motivi di gelosia durante una serata in un locale di Pratola, da quel momento la ragazza non si era fatta più sentire, così Alan, disperato, aveva avuto l’idea di chiederle perdono con questo plateale gesto, che gli costò circa 500 euro.

 

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