Su richiesta della prefettura di Messina, l'Esercito concorre da stamattina alle ricerche di Gioele Mondello, il bambino scomparso insieme alla madre Viviana Parisi, poi trovata morta, lungo l'autostrada A20 Messina-Palermo, nella zona di Caronia.
Il concorso dell'Esercito per rafforzare il dispositivo in atto è coordinato dalla Protezione Civile, nello specifico da un nucleo preposto dei vigili del fuoco.
L'Esercito contribuirà con le seguenti modalità grazie agli assetti della Brigata Aosta, nella considerazione che le ricerche sono condotte per lo più in modo appiedato e nell'arco diurno: un nucleo di ricognizione che svolgerà funzione di elemento di coordinamento con i vigili del fuoco per tutta la durata delle ricerche unitamente a un plotone suddiviso in 3 squadre da 10 elementi ciascuna, alternati con cadenza giornaliera del 24º reggimento artiglieria Peloritani; un team del 4° reggimento Genio, specializzato nel military search, capacità maturata dall'esperienza nei teatri operativi per individuare le difformità del terreno che possano lasciar presagire la presenza di elementi difformi dalla conformazione naturale.
"Noi abbiamo degli assetti specialistici che normalmente vengono impiegati nei teatri operativi. Si tratta di uomini addestrati oggi con l'impiego di apparecchiature sofisticate riusciamo a controllare dove l'occhio umano non può arrivare come anfratti e tombini. Nella speranza di trovare il piccolo Gioele, staremo qui finché ci sarà la necessità, speriamo il meno possibile, sono ricerche molto difficili, capillari, che richiedono un'attenzione particolare soprattutto un altissimo addestramento", dice il maggiore Gianluca Portoghese che coordina il team dell'esercito del genio della brigata Aosta.
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