La Procura vuole chiudere in fretta il cerchio della spedizione punitiva ai danni dell'uomo che “parlò male del boss”. Una vicenda emblematica della pressione che esercita sul territorio l'organizzazione mafiosa, con alcuni picciotti che piombano in casa del “colpevole designato” e lo minacciano davanti alla moglie e alla figlia, con una pistola e un coltello, e poi lo pestano a sangue davanti ai familiari.
Quindi l'aggiunto Vito Di Giorgio ha depositato richiesta di giudizio immediato per il boss della zona sud Giovanni Lo Duca, e per i suoi “uomini di fiducia” Domenico De Pasquale, Domenico Romano e Felice Vita.
La prima udienza di trattazione è stata già fissata dal gup Simona Finocchiaro, si terrà il prossimo 18 luglio davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale.
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