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L’addio ad Alessandra, l'omelia: "Non ci sono parole per confortare" - Foto

«Ci stringiamo al dolore dei familiarli, lo facciamo con questo silenzio che si percepisce nonostante la numerosa presenza. È un silenzio che dice tanto sopratutto l'incapacità di noi poveri uomini di saper dare delle risposte ai mille perché che sorgono dinnanzi a circostanze simili». Sono queste le parole pronunciate da monsignor La Speme nell'omelia ai funerali di Alessandra Musarra.

L'uscita del feretro è stata salutata da un lungo applauso e da un volo di palloncini rosa. «Non ci sono parole che possono confortare, dare risposte, soddisfare il nostro desiderio di conoscere, capire e sapere - ho proseguito il parroco -. Viviamo questo silenzio profondo che è quasi una strada che si apre nel cuore attraversata da una luce che illumina. Presentiamo al Signore la vita di questa nostra sorella stroncata nella sua giovinezza, nei suoi progetti, nei suoi desideri, nelle sue attese perché il Signore la accolga e la rivesta di quella fierezza di luce che scaturisce dal mistero pasquale».

«Questa morte - aggiunge - come tutte le altre morti che purtroppo oggi si ripetono ci devono far riflettere e pensare, toccano non soltanto le persone care vicine ma tutta la comunità impegnata a comprendere il valore della giustizia e della vita che è al di sopra di ogni altra cosa. Questo seme che è morto produca frutto anche in questa crescita interiore  e porti ciascuno di noi a riflettere e capire, a rimboccarci le maniche perché possiamo vedere nell'altro un fratello da amare».

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