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Fiamme da un palazzo,
panico in via dei Mille

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 È stato un incendio molto pericoloso che ha semidistrutto un apprezzato negozio di abbigliamento di via dei Mille, “Reality Jeans” arrecando gravissimi danni alla sua merce. Un rogo che ha seminato il panico nel cuore della città con colonne di fumo che si levavano in cielo dalla terrazza, avvistate perfino dalla riviera nord, per effetto di un’ascesa vertiginosa, attraverso un pozzo luce. Prima che i vigili del fuoco riuscissero a trovare il punto di partenza e a domare l’incendio, si sono corsi i rischi di una vera e propria tragedia. L’imponente cappa di fumo aveva reso irrespirabile l’aria nella tromba delle scale e sui pianerottoli, invadendo in parte alcuni appartamenti. Se qualcuno si fosse trovato sulle scale sarebbe potuto svenire, gravemente intossicato. Non si nutrono dubbi sull’origine fortuita, in corso di ricostruzione. L’allarme, scattato alle 14.45 con telefonate al 115 ed anche ai centralini della “Gazzetta”, e il difficile spegnimento sono stati vissuti drammaticamente dalle poche famiglie presenti ieri nell’edificio a cinque piani bianco e rosso che occupa l’isolato 144 e che risulta provvisto di un ingresso alternativo sulla perpendicolare via Camiciotti alle spalle del “Bar Robert”. Tra i più spaventati una donna di 93 anni non autosufficiente e la sua badante filippina, affacciatesi al balcone al primo piano alla ricerca di aria più respirabile. Da entrambi i portoni i vigili del fuoco, indossati respiratori e bombole, hanno fatto irruzione nel palazzo per perlustrare ogni locale invaso dal fumo alla ricerca sia dei possibili feriti che del focolaio originario di quell’incendio quasi “occulto” ma talmente intenso da fare levare colonne di fumo dalla terrazza come fosse il cratere di un vulcano. Fortunatamente la prima ricerca, condotta con grande sacrificio personale, si è rivelata vana. Estremamente difficile, al contempo, individuare il punto di partenza delle fiamme all’origine di quella cappa che tutto riempiva e nascondeva. I vigili hanno fatto vari tentativi, abbattendo anche la porta del deposito di un altro negozio, e rendendosi subito conto che la ricerca doveva seguire un’altra direzione. Alla fine sono state le folate d’ossigeno entrate nei locali chiusi, a far impennare le fiamme rendendole così più visibili o udibili dai lampi e dagli scoppiettii. Il rogo si trovava nel deposito della jeanseria e lì, alla fine, si è compiuta l’irruzione decisiva

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