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Il Foggia segna un gol per tempo e affossa il Messina: peloritani nella zona a rischio della classifica

FOGGIA-MESSINA 2-0

Marcatori pt 38’ Peralta, st 20’ Salines

Foggia (3-4-1-2) Nobile 6; Riccardi 6, Carillo 6, Salines 7.5; Garattoni 7, Martini 6.5 (41’ st Rossi ng), Di Noia 7, Vezzoni 6 (19’ st Frigerio 6); Peralta 7 (28’ st Schenetti 6); Tonin 6.5 (41’ st Idrissu ng), Tounkara 5 (19’ st Embalo 5.5). A disp. Cucchietti, De Simone, Papazov, Vacca, Pazienza, Agnelli, Odjer, Fiorini. All. Cudini 6.5.

Messina (4-3-3) Fumagalli 5; Salvo 5.5 (11’ st Pacciardi 6), Polito 6, Manetta 6, Ortisi 6; Firenze 5 (24’ st Emmausso 5.5), Giunta 6, Franco 5.5; Ragusa 5.5 (34’ st Luciani ng), Scafetta 5 (11’ st Cavallo 5.5), Zunno 6 (34’ st Plescia ng). A disp. De Matteis, Ferrara, Santoro, Darini, Tropea. All. Modica 5.5.

Arbitro Gigliotti di Cosenza 6.5

Note Ammoniti Ortisi, Manetta, Rossi. Angoli 5-4 per il Foggia. Recupero tempo 3’ pt, 5’ st

Il Foggia segna un gol per tempo e affossa il Messina che esce dal confronto con una classifica ancora più pericolosa. La squadra di Modica ha infilato la quarta sconfitta consecutiva e da stasera è ufficialmente al penultimo posto della graduatoria. 11 punti sono un bottino davvero magro anche se va detto che la classifica al momento nella zona a rischio è piuttosto compatta. Certo è che i siciliani oltre all’impegno, mai mancato anche a Foggia, debbono aggiungere qualcosa alla propria manovra, soprattutto in fase offensiva. Perché anche allo “Zaccheria” qualche occasione per far male ai rossoneri c’è stata ma sono venute meno le conclusioni realmente pericolose. E così, alla prima svista difensiva è arrivato il rigore che ha indirizzato una partita che poi la squadra di Giacomo Modica non è più riuscita a portare dalla propria parte.

Eppure fino al rigore il Messina non era nemmeno dispiaciuto perché, tutto sommato, alla scontata supremazia territoriale del Foggia, chiamato anch’esso al riscatto dopo un lungo periodo trascorso senza vittorie, aveva contrapposto qualche ripartenza ficcante. Insomma, c’era partita, non monologo.

Esempio chiarissimo l’inizio della sfida con una penetrazione centrale di Di Noia chiusa al limite dell’area e l’immediata ripartenza di Ragusa che ha messo Firenze nella condizione di concludere, seppure debolmente.

Con il passare dei minuti però la spinta di Salinas (migliore in campo) i guizzi di Peralta e i dribbling di Tonin hanno cominciato a mettere sotto pressione la difesa del Messina che ha trovato in Manetta il totem che almeno in tre circostanze ha salvato nei pressi della linea. Però, ironia della sorte, proprio lui, il capitano, su un cross di Peralta ha messo giù Garattoni al 38’. Dal dischetto Peralta non ha sbagliato segnando il suo primo gol stagionale. Attimi di sbandamento del Messina che poco dopo ha rischiato d’incassare il raddoppio, graziato da Peralta che ha messo fuori da ottima posizione.

Il primo quarto d’ora della ripresa è del Messina che trova giovamento dai primi cambi di Modica e crea con Ragusa ma non riesce a concretizzare con Scafetta e Zunno situazioni favorevoli. La replica del Foggia è letale. Garattoni per Vizzoni e destro deviato in angolo. Dalla bandierina Peralta per Salinas che ci prova di testa, respinta docile di Fumagalli e infila col sinistro sul palo del portiere.

E’ il gol che mette i sigilli al successo dei padroni di casa che gestiscono il resto del match senza soffrire granché e dopo un lungo periodo senza vittorie, con i tre punti salgono in piena zona play off.

 

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