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Messina, la sosta rischia di prolungarsi. Il Taranto chiede alla Lega Pro il rinvio della gara

Modica: «Con i maltesi è stato un buon test, sto cercando di verificare alcune soluzioni»

Lo stop forzato del Messina rischia di continuare: dopo il rinvio della gara contro la Casertana (11 ottobre), i giallorossi non hanno ancora la certezza sulla disputa o meno della sfida esterna contro il Taranto di lunedì 18, a causa dei danni provocati dagli incendi che hanno interessato lo stadio “Iacovone” e che hanno portato già al rinvio di Brindisi-Catania. In mattinata la società pugliese ha diramato questo comunicato:

Vista l’indisponibilità dello stadio Erasmo Iacovone per la gara con il Messina in programma il 18 settembre, secondo la comunicazione Protocollo N.0215741/2023 del 13/09/2023 giunta dal comune di Taranto, la società Taranto Football Club 1927 comunica di aver inoltrato alla Lega Pro la richiesta di rinvio della suddetta gara a data da destinarsi.

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In questa situazione i peloritani dovrebbero fermarsi un’altra settimana e tornare in campo giovedì 21 nell’esordio casalingo contro la Turris, ma nei prossimi mesi sarebbero costretti a un tour de force con almeno tre gare ravvicinate per recuperare gli impegni rinviati. Si attende una decisione definitiva della Lega Pro, che ancora tarda ad arrivare complicando gli aspetti legati alla preparazione della sfida, ma anche quelli logistici.
Intanto la squadra si allena come se dovesse scendere in campo: il test di lunedì contro i maltesi della Valletta ha aperto la settimana di lavoro, fornendo spunti interessanti.
Il tecnico ha provato nuove soluzioni con Frisenna play, Ortisi terzino sinistro, già adattato in precedenti uscite, e un tridente under con Cavallo, Zunno e Luciani: «È stato un buon test per verificare il nostro stato di salute. Le indicazioni sono state positive. Frisenna lo avevo già provato in ritiro in quel ruolo e ho voluto verificare un eventuale sostituto di Giunta. Sia lui che Ortisi hanno fatto bene. Anche in attacco – ha spiegato l’allenatore – ci sono soluzioni alternative, ma non nel senso che un giocatore ha la titolarità e gli altri sono riserve».
Si parte tutti sullo stesso piano e, in base alla condizione, saranno fatte le dovute valutazioni: «Ho dato minutaggio a chi era reduce da infortunio o chi ha partecipato poco alle gare precedenti. Ho avuto buone risposte – ha ribadito mister Modica –. Sono situazioni che permettono di migliorare la condizione, capire a che livello siamo e provare le nostre soluzioni».
Prove tecniche anche in difesa perché, pur ritrovando Manetta che ha scontato il turno di squalifica, il tecnico giallorosso nel primo tempo ha utilizzato la coppia Ferrara-Pacciardi: «Sto valutando tutto il materiale umano, tecnico e tattico. Ferrara veniva da infortunio e ho cercato di capire quale potrebbe essere una eventuale coppia che possa dare garanzie. Il campionato è lungo e si deve capire quale giocatore funziona meglio con un altro».
Indicazioni utili anche dall’attaccante Vincenzo Plescia: «L’ho visto molto bene, si è mosso per la squadra, attaccando la profondità e ha avuto due occasioni importanti, procurandosi anche un rigore non concesso. Il ragazzo è carico, desidera essere utile e dare una mano. Lo dimostra il fatto che ha già perso quattro chili. Sono risposte fondamentali, indicatori importanti e sono convinto che Plescia farà un grande campionato», ha sottolineato mister Modica che aspetta il miglior Ragusa, bloccato da problemi fisici: «Può svolgere un programma di lavoro, sperando che l’infortunio sia un lontano ricordo. È fermo da un po' e lo aspettiamo».

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