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Il Ds Roma: "Soddisfatto di questo Messina"

Il direttore sportivo dei giallorossi fa il punto post mercato, lasciando una porta aperta all’arrivo di un terzino sinistro. Salvo ha firmato un biennale

Poco più di novanta minuti, troppo prematuro per emettere verdetti ma i segnali emersi da Cerignola fanno ben sperare tifosi e dirigenza del Messina. A fare il punto, a conclusione (o quasi) del mercato estivo, è il direttore sportivo Domenico Roma, che ha condotto le trattative e completato operazione dopo operazione la squadra. Anche se, ancora, qualche tassello potrebbe essere inserito. Lo rivela il diretto interessato: «Potremmo chiudere un’operazione, nello specifico stiamo sondando alcuni profili per la fascia sinistra che possano essere alternativi a Tropea. Stiamo vagliando delle soluzioni, tra gli svincolati ma non solo. Ci sono ancora delle società che possono fare mercato. Vedremo, ma pensiamo di non essere “obbligati” a farlo. Diciamo che chiuderemo comunque i ragionamenti entro la fine di questa settimana».
L’alternativa, evidentemente, sarebbe l’adattamento eventuale di qualcuno sulla corsia mancina in caso di necessità.
«Diciamo che mister Modica aveva già in mente delle idee, le ha pure provate. Avendo delle opzioni, non abbiamo forzato più di tanto per chiudere delle operazioni prima del gong finale di qualche giorno fa. Non è arrivata l’accelerata. Non dovessero giungere altri innesti, saremmo comunque contenti della rosa e pensiamo dunque di avere la soluzione in casa».
Poi ci sono Zammit e Darini.
«Per il primo attendiamo solo la definizione di alcuni passaggi burocratici, il secondo è in gruppo e ha fatto tutto il percorso con noi. Stiamo ragionando su alcuni aspetti».
Discorso attaccante. Avete seguito, con occhio ovviamente interessato, Dionisi e Ferrante, pronti a sferrare il colpo. Alla fine è arrivato Plescia. Per qualcuno un ripiego rispetto a questi nomi, ma come più volte è stato detto, è un profilo che è sempre piaciuto. Tra i primissimi della lista dei papabili.
«Il mercato è fatto di dinamiche in movimento, non è una percorso statico. Abbiamo osservato alcune situazioni che potevano anche interessarci, nomi grossi come quelli che avete fatto voi. Ciò non significa che gli altri siano di ripiego. Posso dire che ci sono stati proposti tanti profili, abbiamo aspettato a lungo perché volevamo trovare quello più confacente alle nostre esigenze, alle caratteristiche del gioco che pensiamo di proporre. Ed ecco Plescia. Abbiamo seguito anche lui, solo che l’Avellino non lo ha mollato subito, perché aveva fatto molto bene in ritiro. Poi le cose sono cambiate e siamo intervenuti, convinti della scelta fatta. Vincenzo arriva da due anni complicati, complici alcune situazioni che magari nemmeno si sanno. Qui lo stiamo vedendo con una voglia matta di prendersi quello che pensa di valere. Vuole dimostrare, essere protagonista. Puntiamo su questo spirito».
A Cerignola tante assenze, pesanti sul piano dell’esperienza e della personalità, ma sono comunque arrivati dei segnali che possono essere considerati incoraggianti. Anche se ancora c’è molto da fare essendo all’inizio della stagione.
«Avevamo delle certezze, determinate dalla costruzione della squadra e dai valori umani oltre che sportivi dei ragazzi che sono stati scelti. Poi ovviamente quando arrivano dal campo, valgono di più nel computo generale. Lasciando stare il risultato, è stata convincente l’espressione del gioco e lo stato fisico. Quello ci ha fatto capire di stare bene. Potevamo fare di più? Magari anche sì, ma Cerignola è un campo difficile e molti soffriranno. Abbiamo avuto personalità, nonostante l’assenza di pedine come Manetta, Franco e Ragusa. Ferrara, Firenze e Plescia che non sono ancora al top, Buffa stesso. Quindi pensiamo di avere ancora armi da potere sfruttare, sperando che fruttino per quello che ci aspettiamo».
Primo scorcio del ritorno personale in giallorosso, da considerare dunque come positivo?
«Abbiamo operato come volevamo e di questo dobbiamo ringraziare la proprietà e il presidente Pietro Sciotto che ci è stato vicino e ci ha concesso quanto abbiamo chiesto. Lasciamo stare il discorso di budget e fideiussione, ha proprio dimostrato di avere voglia di fare calcio. Personalmente mi auguro che tutte le componenti possano remare nella stessa direzione, in modo da spingere il Messina sempre più in alto, come merita questa piazza».
Giornaliero. Ieri, intanto, la squadra ha lavorato al completo (compreso Bucca), ad eccezione di capitan Ragusa (differenziato). Partitella a campo ridotto. Ufficializzato il biennale di Peppe Salvo.

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