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Battesimo Messina in casa del Cerignola. Modica: “Tosta. La nostra migliore arma deve essere la pancia vuota”

Stasera alle 20:45, peloritani in campo senza Manetta, Franco e Ragusa. Giunta da play, tre maglie da assegnare

Vento d’esordio: il Messina targato Modica a battesimo stasera sul difficile campo del Cerignola. Sarà una prima dura, con una formazione giallorossa ancora “sperimentale” se si considerano le pesantissime assenze, tutte per squalifica, di capitan Ragusa, Manetta e Franco. Uno per reparto, di fatto l’assetto esperto della squadra, l’ossatura tecnica e di personalità. Modica lo ammette, ma non fa drammi: «Sono pezzi importantissimi per noi, ma ho gente motivata e pronta, non ci fasciamo la testa, faremo di necessità virtù. Chi li sostituirà non avrà le stesse doti loro, ma saprà sopperire. Da questo punto di vista sono tranquillo».
Tempo di scelte. Lia e Tropea sulle fasce davanti a Fumagalli, centrali due tra Polito, Ferrara e Pacciardi. Davanti? Emmausso e Cavallo sicuri, terza maglia da assegnare e conseguenti posizionamenti nel tridente. Mister Modica terrà conto sia del lavoro di questi mesi, quindi la conoscenza del suo lavoro, che l’esigenza di tenere alto il livello tecnico: «Sono in migliori condizioni quelli presenti dall’inizio del ritiro con noi, quindi ne terrò conto per lo schieramento iniziale, anche se altri arrivati dopo potranno trovare spazio». È il caso di Plescia, seppur paia inizialmente destinato alla panchina: «Non è nelle stesse condizioni dei compagni da un punto di vista fisico ma è motivatissimo, disponibile. Abbiamo l’opportunità di utilizzare la prossima settimana, in cui non giocheremo con la Casertana, per migliorare la sua situazione. Poi potrà esserci utile anche nella prima gara». A centrocampo l’adattato Giunta da play, mezzala certa Frisenna, dall’altra parte ballottaggio tra Scafetta e Ortisi con il primo favorito. «Entrambi hanno fatto vedere cose interessanti in mediana ed entrambi possono rivestire duplice ruolo, anche in attacco, essendo giovani e duttili. Scafetta l’ho conosciuto l’anno scorso, l’ho già testato in quella posizione può dare tanto anche come cambio di passo». Inizialmente in panchina invece Firenze: «È arrivato alla fine della prima parte di ritiro, è stato fermo una settimana per una tendinite, è molto forte tecnicamente e sarà importante per noi, ha qualità, lo stiamo aspettando nelle migliori condizioni fisiche».
Sull’avversario. Cerignola ostacolo non semplice: «Faremo il meglio nella nostra attuale condizione psico-fisica, tutti parlano di Avellino, Benevento, Crotone ma il Cerignola ha un organico costruito in tre anni, hanno fatto i playoff l’anno passato, inserendo elementi importanti che hanno vinto l’ultimo campionato. Quindi saranno tra le migliori in questo torneo. Partiamo il 2 settembre anche noi, ma se facciamo il nostro, possiamo essere di disturbo. Poi, siamo undici contro undici, ci vorrà anche fortuna, ma dovremo sapercela cercare, meritarla, perché, se non vai alla stazione, il treno giusto non lo prendi mai. La nostra migliore arma deve essere la pancia vuota - ribadisce Modica -, dobbiamo essere bravi a capire che adesso è finita la fase della preparazione, si inizia a fare sul serio. Possiamo fare bene se ci mettiamo voglia, determinazione, cattiveria creando i presupposti per costruire empatia, portando dentro voglia, spensieratezza, desiderio, per combattere un campionato intrigante, tosto, con società in serie B fino a poco fa. I nomi contano fino a un certo punto».

 

 

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