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Cessione Acr Messina, Mannino attende una risposta... Sciotto orientato a proseguire

Nessuna pec di risposta o comunicazione ufficiale dopo la proposta di ieri, ma il presidente sembrerebbe intenzionato a rifiutare

Ancora tutto tace. Almeno in forma ufficiale. Nessuna pec di risposta o comunicazione ufficiale dopo la proposta di ieri di Mannino, ma il presidente Pietro Sciotto sembrerebbe intenzionato a rifiutare la proposta d'acquisto presentata dall'imprenditore di origini siciliane per rilevare il Messina. Almeno stando a spifferi filtrati nelle prime ore di questa mattina, quando il massimo dirigente ha inviato una serie di messaggi a sponsor e partner, sollecitando un coinvolgimento per organizzare il club e avere un sostegno diretto. Un segnale che potrebbe portare alla settimana stagione consecutiva sotto la stessa guida. E poi i contatti sottotraccia per rilanciare il progetto sportivo, con alcune alternative sul tavolo e qualche incontro in programma.

Sulla sponda Mannino si attende una risposta rispetto alla proposta recapitata ieri pomeriggio poco prima delle 13. Una chiusura netta metterebbe un punto definitivo alla questione, seppur anche la scorsa settimana in realtà era stato annunciato uno stop alle trattative, poi puntualmente disatteso con una riapertura e l'attesa ulteriore. Quale sarà la prossima mossa? Nel caso in cui Sciotto dovesse avanzare una controproposta, toccherebbe invece a Mannino accoglierla o controbattere con una nuova offerta. Ma farebbe parte di quelli che, in altri contesti, sarebbero normali passaggi di una trattativa che andrebbe sviluppando limando le distanze. Dall'entourage di Mannino si aspettano una controproposta per limare eventualmente i termini dell'accordo, che siano economici (attualmente l'offerta si attesta complessivamente, tra quota debitoria e "buona uscita" su una cifra superiore ai due milioni di euro) ma anche nelle clausole poste a base dell'accordo preliminare.

Questi gli sviluppi nell'ultima puntata della telenovela estiva giallorossa. Che ormai sembra avere lo stesso stabile copione, giunti al 7 luglio: dirigenza da individuare, allenatore da scegliere, sede del ritiro da stabilire, possibilità alte di giocare le prime gare fuori casa, organico da costruire e soprattutto ritardo totale rispetto a quasi tutte le altre compagini della categoria.

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