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Acr Messina, calma apparente. In attesa di ripartire

Mannino ha fatto informalmente sapere di volere presentare un’offerta. La proprietà vaglia le scelte per il futuro ma tutto pare ancora vincolato a possibili sviluppi societari

Tutto fermo, almeno per il momento. Valutazioni in corso in casa Messina, per capire quale strada imboccare in vista del prossimo futuro. La proprietà ha accolto positivamente il “via libera” della Covisoc: soddisfazione per essere riusciti, anche se per il secondo anno di fila al fotofinish, a rispettare tutti gli adempimenti e garantire il professionismo per il terzo anno consecutivo. Non era scontato dopo le ripetute manifestate volontà di non iscrivere la squadra. E la corsa contro il tempo finale aveva anche fatto sorgere il dubbio a qualcuno, soprattutto a livello nazionale, che l’Acr potesse non farcela: la risposta è arrivata con le rassicurazioni ma anche con la definitiva fumata bianca.
Adesso, però, c’è da guardare avanti, raccogliendo le idee e scegliendo la strada migliore. La proprietà, dovesse andare avanti in “autonomia”, ha davanti a sé almeno un paio di soluzioni tecniche e strutturali. Ma prima di decidere che passi compiere, si sta valutando tutto nella totale interezza. E il “blocco” attuale è principalmente legato alla possibilità che possa ancora aprirsi qualche spiraglio per un possibile passaggio di mano o rimodulazione societaria.

Il presidente Pietro Sciotto ha ribadito più volte di essere sempre disposto a passare la mano, stanco dalle sei travagliate stagioni vissute al timone e anche deluso dalle contestazioni nei suoi confronti di buona parte della piazza peloritana. Ogni trattativa avviata, però, si è poi conclusa con un nulla di fatto. Passandole in carrellata, alla fine non ha fatto breccia Manuele Ilari e non sembra avere convinto neppure il primo approccio di Massimo D’Onofrio, che potrebbe comunque giungere in città nei prossimi giorni per incontrare il sindaco e parlare di attività imprenditoriali collaterali, ma che in qualche modo potrebbero essere legate all’operazione Acr. Difficile comunque, immaginare un’accelerata, sia perché i tempi sono ristretti in vista dell’avvio della prossima stagione ma anche perché i termini prospettati non paiono avere colto nel segno.

E allora in corsa sembra restare ancora e soltanto Fabrizio Mannino, anche se giovedì scorso, attraverso una nota, la proprietà dell’Acr ha pubblicamente parlato di chiusura definitiva della trattativa. L’imprenditore, che negli ultimi giorni è stato in città, incontrando sindaco e gruppi organizzati, e facendo anche tappa allo stadio “Franco Scoglio”, potrebbe presentare un’offerta, facendo seguito ad annunciati nuovi contatti tra i consulenti finanziari delle parti. «Ho saputo anche io che Mannino avrebbe detto ai tifosi, ma non solo, di volere avanzare una proposta - dice Sciotto -. Ad oggi non ho ricevuto nulla. Vediamo cosa succede». Secondo quanto filtra dall’entourage dell’imprenditore di origini siciliane, il passo potrebbe essere compiuto all’inizio della prossima settimana, presumibilmente domani. Le parti in questi mesi hanno dialogato a fatica e spesso per interposta persona, quindi in questo contesto è difficile capire se vi siano le basi per una riapertura reale e concreta. Ma i movimenti sottotraccia delle parti fanno dedurre che qualcosa potrebbe ancora succedere, se le parti lo vorranno davvero.

Detto questo, si spera che, in un senso o nell’altro, non oltre la prossima settimana si giunga a un punto definitivo. Perché il tempo passa e si rischia di ricascare nei soliti meccanismi determinati da ritardi e conseguente necessità di inseguire sul mercato e a livello organizzativo, perdendo magari occasioni interessanti, alimentando i soliti rimpianti.

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