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Messina, trattativa senza sbocco tra Sciotto e Mannino

Sorge il dubbio che il primo non voglia vendere davvero e il secondo non sia così pronto ad acquistare. Dopo le pec del weekend, nuove rincorse e frenate. E il tempo passa...

I giorni passano e la programmazione rimane impantanata: il Messina ha fatto quello che doveva per giocare ancora in Serie C, i dubbi permangono invece su quale sarà la strada che verrà imboccata a livello societario. Il presidente Pietro Sciotto, nonostante avesse ripetuto più volte di essere pronto a non iscrivere la squadra tra i professionisti, non se l’è sentita di mandare al macero sei anni di percorso, provvedendo ancora una volta a inviare la domanda completa alla LegaPro, sobbarcandosi gli oneri. La ratifica dell’accoglimento, dopo i controlli della Covisoc, si materializzerà entro il 30 giugno, ma dalla proprietà è stato apertamente espresso ottimismo al di là dell’ennesima corsa contro il tempo per rispettare le scadenze.
L’alibi è già servito. Ma intanto, mentre diverse altre società continuano a muoversi per programmare il prossimo campionato, e alcune addirittura (!!!) pianificano con lungimiranza e investimenti su prima squadra e settore giovanile, in casa Acr come ormai da tradizione estiva i tempi si diluiscono prima di iniziare a porre le basi per la stagione successiva. Così è stato dopo la promozione dalla Serie D per il passaggio di consegne dal duo Gianni-D’Eboli al tandem Lo Monaco-Argurio; e anche nel 2022 nell’attesa di segnali dal territorio e con l’interrogativo del proseguire, prima di affidarsi al confermato Pitino con l’esperto Auteri in panchina. Stavolta l’impasse è legata a un’ancora possibile, seppur complessa, cessione della società. Alibi servito, per chiunque sarà, per giustificare eventuali errori e passi falsi coi ritardi sulla tabella di marcia. Insomma, non sembra esserci possibilità, per i tifosi del Messina, di vivere settimane serene sotto l’ombrellone, sognando colpi di mercato o magari iniziando a pensare di sottoscrivere un abbonamento nell’ottica di un’annata da protagonisti.
“Montagne russe” emozionali. A che punto siamo? Sciotto è tornato a parlare dopo i giorni di silenzio che hanno accompagnato la definizione della domanda d’iscrizione. Chiedendo esplicitamente ai soggetti interessati a rilevare il club di farsi avanti, senza attendere le decisioni della Covisoc. Un messaggio “indiretto”, ma nemmeno troppo, rivolto a Fabrizio Mannino. «Nessuno si è fatto sentire con convinzione, io sono qui che aspetto, troviamo un accordo anche vincolato». Quasi a voler far capire che fosse tutto fermo, quando invece dei contatti nelle precedenti ore c’erano stati. Cioè uno scambio di pec: l’operatore di origini siciliane domenica ha inviato una mail al presidente Sciotto, che a sua volta ne aveva mandata una sabato 24. Mannino che ieri ha poi dichiarato: «I miei consulenti sono a Messina da due giorni, io sono pronto a parlare con il presidente Sciotto per chiudere la trattativa. Aspettiamo la consegna di tutta la documentazione per determinare il valore della cessione e stabilire le condizioni di vendita con le garanzie reciproche su debiti e pagamenti». Ulteriori atti e conti che sarebbero stati consegnati, ma nessun accordo raggiunto. Figuriamoci...
Un’ulteriore richiesta. La prima volta i rallentamenti sono stati dovuti alla “formula” per il passaggio di quote. Poi la questione delle “garanzie” per l’accordo pre-iscrizione. Adesso si è ridiscusso anche delle spese sostenute dal presidente Sciotto per adempiere a tutti gli onere, ed è chiaro che la cifra finale dovrà tenere conto anche di questo. Ma, a quanto pare, l’imprenditore della zona tirrenica avrebbe chiesto ulteriori specifiche dimostrazioni di solidità all’interlocutore: non in termini di solvibilità immediata, ma di “storia” finanziaria e operativa. Insomma, Sciotto non sembra essere sicuro della “consistenza” di Mannino. Perché allora tenere aperta la porta e sollecitare lo sviluppo della trattativa? Se non si è convinti, si metta un punto e si guardi altrove.
Gioco poco chiaro. Entrambe le parti informalmente si beccano, formalmente aprono, poi si lanciano messaggi a distanza, ancora si risentono, ma l’uno di fronte all’altro non sembrano riuscire a trovare una quadra. O forse non vogliono arrivarci. Questo dicono i fatti, in un gioco al massacro che alimenta anche le (ormai solite) divisioni in seno alla tifoseria. Dove sta la verità ? Difficile dirlo, ma quanto accaduto nelle ultime ore ore pare far dedurre che alla fine non se ne farà nulla: Sciotto magari non vuole vendere realmente e spera che la piazza gli dia un’altra possibilità. Lo confermano anche le riflessioni sui “piani” alternative da attuare. Dall’altra parte Mannino continuare a professarsi interessato, ma non ha ancora dimostrato di volere, con convinzione e senza alcuna remora, prendersi il Messina. È giunta l’ora di mettere un punto, o dentro o fuori, senza nuove rincorse e teatrini. Se si vuole chiudere, un’intesa si trova. Altrimenti si accantoni questa vicenda e si guardi all’orizzonte, con tutto ciò che ne consegue.

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