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Messina sempre più “città degli Eventi” si prepara ad ospitare il beach volley a piazza Duomo

Immancabili le polemiche sul sito prescelto. La replica dell’Amministrazione: «Non si poteva fare sulle spiagge, in tutta Europa sono state realizzate simili iniziative nelle principali piazze»

Dopo il Tezenis Summer Festival, ci si prepara a un altro evento che vedrà protagonista piazza Duomo. Sono iniziate le operazioni di scarico della sabbia che trasformeranno lo spazio antistante la Cattedrale in una grande arena di Beach Volley, in vista della tappa siciliana del “ProTour” che si terrà dal 29 giugno al 2 luglio. Un evento realizzato dalla Cev-Confederation Europeenne de Volleyball e da Volleyball World e curato, per le giornate messinesi, dal Team Volley Messina, di concerto con il Comune, Mediterranea Eventi, Triptop e il Comitato territoriale Fipav.

Saranno quattro i campi (due di gioco, due di allenamento), 56 le coppie di giocatori in gara provenienti da tutto il mondo, 27 i Paesi rappresentati, oltre 500 persone (tra atleti, dirigenti, tecnici, arbitri e accompagnatori) risiederanno a Messina per quattro giorni. È un altro tassello che s’inserisce nel mosaico del brand “Messina città degli Eventi”.
Immancabili, però, le polemiche. C’è chi grida al sacrilegio, ritenendo che piazza Duomo non debba essere utilizzata per ospitare concertoni o tornei di Beach Volley. C’è chi fa riferimento ai 56 chilometri di costa sui quali si affaccia Messina e si chiede: perché non in una delle spiagge sul Tirreno o lo Jonio?
La risposta dell’Amministrazione comunale era stata data già nel corso della conferenza stampa di presentazione degli eventi dell’Estate 2023, tra i quali proprio questo torneo mondiale. Come hanno spiegato gli organizzatori, «la tappa non poteva essere organizzata sulle spiagge messinesi per questioni legate alla tipologia di sabbia, ai vincoli paesaggistici e alla logistica». E l’assessore ai Grandi Eventi, Massimo Finocchiaro, ha ribadito il concetto: «Per questo tipo di manifestazione internazionale dovrà essere utilizzata una sabbia molto particolare che andrà sotto analisi delle Federazioni, stiamo parlando di professionisti e non di competizioni amatoriali; parliamo anche di viabilità e servizi che non permettono nei villaggi costieri di poter organizzare un evento del genere con i Tir che giungeranno in città. Sarà montata una tribunetta per gli spettatori (ingresso gratuito) che dovrà ottemperare a tutte le misure di sicurezza».

Stessi concetti ribaditi dall’esperto del sindaco per lo Sport, Francesco Giorgio. Felice il presidente provinciale Alessandro Zurro: «Una grande scommessa per la quale ringrazio l’Amministrazione comunale e, ovviamente, il Comitato organizzatore che si stanno facendo carico di un impegno ed un evento veramente importanti. Messina in quelle giornate sarà al centro del mondo e diventerà una bellissima vetrina». E vanno evidenziate anche le parole di Antonio Locandro, vicepresidente della Fipav Sicilia: «Da messinese non posso che essere fiero e contento di un evento così importante dopo tanti anni nella nostra città».

E d’altra parte, in moltissime altre città d’Europa e del mondo si sono svolte manifestazioni di livello internazionale, con le principali piazze trasformate per qualche giorno in vere e proprie spiagge. Da Londra a Parigi, da Monaco di Baviera a Riga, da Milano a Parma, da Lecco a Lucca. L’assessore Finocchiaro cita anche la città di Perugia che, proprio nello scorso week-end, ha ospitato, nella piazza che è il cuore medievale del capoluogo umbro, un importante evento di Basket.
Il Beach Volley, nato come variante della Pallavolo, diventato disciplina olimpica, è uno degli sport maggiormente in ascesa, piace a grandi e piccini, e suscita entusiasmo, soprattutto tra i giovani. I requisiti per il terreno di gioco sono stringenti, non è come trascorrere qualche momento di svago sulla spiaggia, tra gli amici, in riva al mare. Il campo regolamentare è di 16×8 metri. La sabbia deve avere una profondità di almeno 30 cm e il campo deve essere circondato da uno spazio libero la cui larghezza deve essere di almeno 2 metri, mentre lo spazio libero in altezza deve essere di almeno 7 metri. Ma la cosa più importante è la qualità della sabbia utilizzata ed è lì che si spiega la ragione per la quale non è assolutamente automatico associare il fatto che una città di mare abbia tante spiagge con la possibilità di ospitare eventi di livello internazionale.

In occasioni simili a quella che si sta per svolgere a Messina, è stato chiesto a esperti quali siano le sabbie sono consigliate per realizzare un campo di Beach Volley. «Per la buona riuscita di un impianto sportivo esistono diverse tipologie di sabbie minerali differenti per colorazione e granulometria. La scelta della sabbia ideale può essere differente per impianti outdoor, indoor o misti. Un particolare d’interesse è che le sabbie con colorazioni chiare hanno la capacità di non assorbire i raggi solari, restano quindi “fredde” anche nelle ore più assolate. Inoltre può essere utile tenere presente che più una sabbia è “monogranulare” più darà garanzie di sofficità nel tempo riducendo il fenomeno della costipazione ovvero della compattazione del terreno». In media, un campo «necessita dalle 90 alle 120 tonnellate di sabbia». E c’è differenza tra sabbia minerale e sabbia di fiume: «Le sabbie minerali nascono per utilizzi industriali da miniere di sabbie silicee o feldspatiche e subiscono rigorosi controlli chimici, fisici e granulometrici. Inoltre nei loro processi di lavorazione oltre al lavaggio vengono ciclonate per eliminare le parti estremamente fini e renderle così il più “pulite” possibile. Le sabbie da fiume invece provengono da cave di sabbia utilizzate per lo più per utilizzi edilizi e la loro natura mineralogica è solitamente più eterogenea a seconda del deposito fluviale. Da ciò ne consegue una colorazione più scura e minore purezza rispetto alle sabbie minerali».

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