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L’Igea Virtus parte dalla società. Bottari: «Servono nuove figure»

Primo banco di prova i lavori al manto erboso del “D’Alcontres- Barone” e quelli per l’adeguamento alle prescrizioni della Lnd

«È un ruolo che mi responsabilizza tantissimo e so già che all’orizzonte c’è tanto lavoro da fare. Bisogna operare con oculatezza avendo bene in testa l’obiettivo di compiere passi in avanti dal punto di vista strutturale così da dimostrare di essere una società capace di saper stare alle porte del professionismo».
Musica e parole di Benedetto Bottari. Il nuovo incarico di direttore generale della Nuova Igea Virtus inorgoglisce e galvanizza l’ex ds, pronto a mettersi all’opera in questa nuova veste ricordando che «una delle prime sfide che ci aspettano nelle prossime settimane è quella relativa ai lavori da far partire al “D’Alcontres-Barone”, interventi – sottolinea – che riguardano il manto erboso ma anche tutte le prescrizioni imposte dai tecnici della LND».
Agenda fittissima quella del dirigente: «Lavoreremo presto alla predisposizione della campagna abbonamenti, all’organizzazione logistica della preparazione precampionato e a tutto ciò che concerne le procedure burocratiche inerenti all’iscrizione al torneo di Serie D. Una serie di incombenze – puntualizza il direttore generale – che andranno affrontate di pari passo con quella che dovrà essere la strutturazione della parte operativa della società».
Insieme all’ingresso di nuovi soci, il club punta ad avere nel proprio organigramma anche «un segretario e un dirigente addetto agli arbitri. Servono – dice Bottari – figure nuove che portino idee e lavoro».
Il dg giallorosso punto di riferimento dirigenziale nell’area sportiva per il nuovo ds Dall’Oglio, che alla Gazzetta nei giorni scorsi aveva sottolineato l’importanza di avere al proprio fianco l’esperienza di un profilo di spessore come quello dell’ex Due Torri e Milazzo. A tal proposito Bottari svela un retroscena: «Questa proposta a Maurizio – racconta – la feci subito dopo la fine della partita contro il Modica. Ci abbracciammo per esultare e in quel momento gli dissi ciò che avevo in mente per il futuro. Rimase un attimo sorpreso ma era un’idea che mi balenava in testa già da tempo. Sono contento del suo nuovo incarico, Dall’Oglio ha lo stesso modo di vedere il calcio mio e di Ferrara».
Il dg loda l’aspetto umano dell’ex capitano giallorosso. «Ha giocato parecchio anche fuori – evidenzia Bottari – e dovunque è andato si è fatto voler bene. Possiede il giusto appeal per poterci dare una mano importante».
Per il dirigente l’intesa con Ferrara, nata e affinata a suon di risultati nell’ultima stagione, è un punto di partenza per confermarsi, in termini di bontà del lavoro, anche in Serie D. «La base – annuncia Bottari – per cercare di tagliare il traguardo di una salvezza tranquilla deve essere rappresentata da ciò che ci contraddistingue e cioè umiltà e capacità di mettersi sempre in discussione».

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