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Messina, adesso occorrono chiarezza e tempestività

Dopo la salvezza raggiunta all’ultimo respiro, attesa nei prossimi giorni una presa di posizione della proprietà sul futuro

Chiarezza e tempestività. Questo bisogna aspettarsi dal Messina dopo la salvezza raggiunta nel playout contro la Gelbison. Per non vanificare l'ennesima impresa, per non ripetere gli errori del passato, per evitare l'ennesima estate di tribolazioni. La palla è in mano alla proprietà, che nei prossimi giorni si pronuncerà sulle proprie intenzioni, probabilmente attraverso una conferenza stampa. Dovrà dire se vuole andare avanti o cedere. E in ognuno dei due casi, a quali condizioni.
I tifosi dopo l'exploit di partecipazione di sabato scorso, chiedono di alzare l'asticella. Messina ha dimostrato di avere i numeri e la passione, anche ad Agropoli, per tornare a pensare in grande. Per mettersi alle spalle le sofferenze che a cicli alternati hanno caratterizzato il post Serie A.
Questi giorni sono pieni di stati d’animo misti. Si pensa al futuro con ancora negli occhi la grande gioia per la salvezza. Anche i giocatori stanno scaricando le tossine negative della lunga rincorsa, respirando il bello del non scontato. Più passano le ore, più si ritrova la lucidità giusta per far scoccare il tempo dei bilanci e delle prospettive. Si giocano ancora i playoff, ma la paura dell’immobilismo prolungato è tangibile, dopo averla pagata nelle ultime stagioni.
Ma verso quale strada si sta andando? Finora, solo voci o poco più. E torniamo al punto di partenza. Serve chiarezza. In primis dalla proprietà (ma non solo). Si attende di sapere quali siano le intenzioni dei vertici di un gruppo imprenditoriale che ha portato in sei anni una promozione e due salvezze sofferte in LegaPro, come risultati sul campo, ma probabilmente per dinamiche extra-campo è giunto alla fine del percorso. E non si può correre il rischio di vivere un'altra stagione come l'ultima a livello emotivo, lasciando stare le dinamiche prettamente sportive.
Alla proprietà dell’Acr il compito di scrivere i prossimi, imminenti, passaggi. Restare e provare a risanare fratture che sembrano però ormai definitive, aprire le porte all'ennesima rivoluzione ritrovando energie mentali e slancio economico oppure passare la mano? In quest'ultimo caso, che pare il più probabile, capire se vi siano soggetti realmente interessati al club e se sono stati avviati contatti per subentrare. Partendo dall'attribuire un valore al club.
I nomi assumono un senso solo se rapportati al peso di un progetto, alla possibilità che divenga realtà. Serve chiarezza per sapere cosa aspettarsi, per evitare ripetitivi bluff o spiacevoli sorprese...
Intervenendo su Rtp, così il sindaco Federico Basile ha parlato di presente e futuro del club: «Abbiamo una società che ha fatto sacrifici, devo ringraziare il presidente Pietro Sciotto, che ho incontrato a inizio mandato quando c'era il dubbio sull'iscrizione. È stato un campionato difficile ma abbiamo ottenuto una salvezza che sa di promozione. Pensare al domani vuol dire che la società dovrà decidere cosa fare, il Comune è stato vicino e lo sarà ancora, ma non ha altri ruoli a meno che non venga direttamente chiamato in causa. Noi vediamo solo la parte sportiva, ma poi ci sono anche i numeri. Questa proprietà ha mantenuto la categoria per due volte e per questo gli va dato un grande merito, ora sarà Sciotto a stabilire se questo sforzo può continuare e in che modo. Io mi auguro continui perché Messina ha sete di grande sport».
Per un’eventuale svolta, servono invece riscontri nei fatti: solvibilità, garanzie, coperture e capacità d'investimento, ovviamente a cifre eque rispetto al "prodotto". I tempi potrebbero non essere ristretti. Allora tempestività, oltre che chiarezza. Perché ci sono le scadenze della stagione che si chiude, l'iscrizione al prossimo torneo, una squadra da allestire, un settore giovanile da disegnare, un ritiro da programmare, un nuovo campionato da vivere senza dovere per forza inseguire. Sarebbe già tanto la normalità, in attesa di tornare al calcio giocato, al campo. Lì chi ama il Messina ci sarà sempre e al di là di tutto.

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