Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

È il giorno del giudizio: Messina in campo per difendere la categoria

Si gioca alle 15 al “Franco Scoglio” contro la Gelbison che ha vinto (1-0) l’andata dei playout. Attesi oltre 4000 spettatori. Raciti: «Vincendo saremmo salvi, questa è l’unica cosa che conta arrivati a questo punto. Voglio una squadra propositiva, aggressiva e arrabbiata da morire. Così festeggeremo»

«Propositivi, aggressivi e incazzati da morire»: Ezio Raciti ha chiesto di essere così, oggi in campo, ai suoi calciatori. La gara è quella da non sbagliare, playout di ritorno per restare in Serie C: Messina-Gelbison, fischio d'inizio ore 15 al “Franco Scoglio”. Ci si gioca tutto, i sacrifici di una stagione per il gruppo-squadra, il senso dell’intero progetto sportivo per la proprietà. Contro la Gelbison si riparte dall’1-0 subito all’andata, negli ultimi minuti. L’avversario, con Giuseppe Galderisi in panchina, può presentarsi con varie vesti tattiche, ma in casa giallorossa l’approccio è quello dell’auto-determinazione: «Loro potrebbero muoversi diversamente rispetto alle ultime partite di campionato ed anche rispetto a sabato scorso ad Agropoli. Li conosciamo, ma non dobbiamo commettere l’errore di pensare a quello che faranno, serve solo trovare le giuste motivazioni dando la soddisfazione a noi e a tutti quelli che ci sono stati attorno per sostenerci, di ottenere questa meritata salvezza».
Reazione emotiva. Chiaro che ci sarà bisogno di una reazione emotiva, specie dopo una sconfitta come quella del primo round: «È un periodo in cui si avverte un certo timore, specie da parte dei più giovani che compongono la maggior parte del gruppo, ci sta quando ti trovi a fare il nostro percorso, ma in questa settimana abbiamo lavorato tanto sull’aspetto della serenità per affrontare l’impegno con la massima determinazione, partendo dalla consapevolezza di quanto fatto. Fermo restando che se a gennaio ci avessero detto di poter avere la possibilità per giocarci tutto nell’ultima partita, davanti ai nostri tifosi, avremmo firmato tutti. Questo si sta verificando, mettendoci tutto quello che abbiamo in campo, sono certo che alla fine festeggeremo».
Artefici del destino. Energie mentali, ma anche qualità tecnica perché pur sempre di una partita si tratta. E per quanto fatto vedere nel girone di ritorno, numeri alla mano il Messina può vantare qualcosa in più dell’avversario. Seppur su partita secca tutta si riscrive: «Si può parlare di tutto, ma l’unica cosa che conta adesso è che siamo artefici del nostro destino, è la prima partita in questo percorso nella quale sappiamo che, vincendola, siamo salvi. Il resto non conta nulla».
Attesa febbrile. Intanto è cresciuta l’attesa in città nelle ultime ore. Ieri superata la soglia dei 3000 tagliandi venduti (120 per il settore ospiti). Anche oggi sarà possibile acquistare il biglietto d'ingresso allo stadio per Curva Sud e tribuna, nei soliti punti vendita accreditati ma anche al botteghino sito all'ingresso del “PalaRescifina” che aprirà alle 10:30, mentre i cancelli per l'ingresso all'impianto di San Filippo apriranno alle 12:30 (il club invita a recarsi in anticipo per evitare code e così rischiare di entrare in ritardo). «Da quando abbiamo iniziato questo lavoro, i tifosi hanno sempre vinto, anche quando noi in campo abbiamo perso - ha concluso Raciti -. Ho incontrato alcuni di loro in questi ultimi giorni e sappiamo che saranno come sempre al nostro fianco. Giochiamo per tutelare una tradizione, un blasone, una storia e l’unico ringraziamento che possiamo fare nei loro confronti è la vittoria».

Caricamento commenti

Commenta la notizia