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L'appello della società: chi ama il Messina batta un colpo

Il club giallorosso spera che lo stadio “Scoglio” sia pieno per trascinare la squadra contro la Juve Stabia

Chi ama il Messina, batta un colpo! È il momento di farlo, un frangente che “rischia” di essere decisivo. Domenica al “Franco Scoglio” arriva la Juve Stabia, non c’è alternativa alla vittoria per continuare a tenere vivo l’obiettivo della salvezza diretta, ecco perché società e squadra puntano molto sulla spinta del pubblico per ottenere il bottino pieno. Riempiendo lo stadio, colorandolo e aggiungendosi a quello “zoccolo duro” che c’è sempre stato e continua a stare vicino ai colori giallorossi, in casa e fuori. Ma il patrimonio della Serie C non è roba per pochi intimi, interessa tutta la città e anche quegli appassionati che per varie ragioni nel corso degli anni si sono allontanati dalla biancoscudata, ma non hanno mai rinnegato il proprio amore e senso d’appartenenza. Che adesso va “rispolverato” e mostrato, perché c’è una missione comune da conquistare. Un professionismo da salvaguardare, cercando poi magari di tracciare le basi per un futuro strutturato, definito e ambizioso. Che va costruito, ognuno per la propria parte. Perché il Messina non è solo chi lo rappresenta oggi, giocando o dirigendo il club, ma appunto: di chi lo sempre amato e lo fa tutt’ora.
Ovviamente non basterà il supporto, per quanto prezioso e senza dubbio incisivo, della tifoseria che il club spera possa tornare numerosa al San Filippo. La squadra deve ritrovare l’atteggiamento sicuro e propositivo che ha caratterizzato la risalita e acceso le speranze di permanenza senza spareggi.
Purtroppo le ultime tre gare hanno portato in dote solo tre punti: fasi di un torneo lungo, parentesi negativa di un girone di ritorno sicuramente positivo, ma purtroppo dopo un’andata disastrosa (quanto pesa, ad esempio, non essere riusciti a conquistare neppure un misero punto fuori casa in tutta la prima parte di stagione!), ogni passo falso anche minimo rischia di incidere e così è stato. Pensare al passato, anche quello recente, comunque non serve. Occorre solo concentrarsi sul prossimo avversario, all’ostacolo all’orizzonte, alla vittoria da conquistare.
Mancherà un leader, una figura fondamentale nello spogliatoio come Ermanno Fumagalli, numeri e personalità tra i pali, si rivedrà però sicuramente dal primo minuto Oliver Kragl, fermo dalla trasferta di Torre del Greco e pronto al rientro dopo due turni di stop. Altro elemento, tecnicamente e caratterialmente determinante, a cui ci si aggrappa per la delicatissima volata salvezza. Il suo rientro, al pari di quello molto probabile di Nino Ragusa, dovrebbe portare il tecnico Ezio Raciti a tornare al 4-2-3-1 dopo la parentesi del 5-3-2 proposto a Picerno. Con Celesia squalificato, probabile la conferma a sinistra di Versienti, anche da terzino. In mediana probabilmente si punterà su Mallamo e Fofana, coppia più affiatata e assortita, mentre accanto a Ferrara come centrale di difesa si giocano una maglia Trasciani (al momento favorito), Ferrini (che ha fatto bene nell’ultima uscita in Basilicata) e Balde.

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