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Versienti è rimasto e guida il gruppo: “Diamo l’anima per il Messina”

il 26enne sembrava destinato alla Pergolettese ma ora vuole contribuire al raggiungimento della salvezza. Il laterale: «All’orizzonte tre gare di vitale importanza, sappiamo di giocarci tanto»

Sembrava destinato all’addio, pronto a trasferirsi alla Pergolettese che gli aveva proposto una contratto biennale: alla fine l’accordo con la società lombarda non è stato trovato e Leandro Versienti è rimasto a Messina, motivato a dare una mano per il raggiungimento dell’obiettivo stagionale salvezza.
Il 26enne ha attraversato il momento più duro della stagione, l’ultimo posto e le sconfitte a raffica, adesso invece si respira un’altra aria nello spogliatoio ma guardando la classifica è evidente che per l’Acr l’imperativo continua a essere “vietato sbagliare”. Un peso ma per certi versi anche uno stimolo: «Dopo un girone d'andata pieno di difficoltà, adesso siamo condannati a fare punti, non possiamo più concederci passi falsi - ha detto l’ex Taranto -. Questo ti obbliga a dare sempre il massimo ma allo stesso tempo può essere un punto di forza, perché ti da la motivazione quotidiana di andare avanti, sapendo di dovere dare qualcosa in più».
Nessun dramma per il passo falso interno contro il Cerignola dopo cinque risultati utili consecutivi, eppure sia dal tecnico Ezio Raciti che dal ds Pasquale Logiudice è stato lanciato un monito a tutto l’ambiente, ben chiaro: piedi per terra, battaglia, umiltà e mentalità da squadra che deve guadagnarsi tutto, un passo dopo l’altro. L’entusiasmo per la scossa di gennaio, grazie anche agli innesti di mercato, deve essere sfruttata positivamente senza che nessuno si culli, si accomodi o fantastichi. Perché nel calcio è solo il campo il giudice supremo. Versienti ammette: «L'atteggiamento della squadra, nell’ultima partita, in effetti non è stato quello delle precedenti uscite, a livello di attenzione. Non credo qualcuno possa sentirsi appagato, perché guardando alla classifica non ce lo possiamo permettere. Però si è vista meno voglia e rabbia, elementi che ci hanno contraddistinto in questo inizio di 2023 e ci hanno permesso di conquistare risultati pesanti. Questo amplificato dalle condizioni del campo e dal vento forte, ma non sono scusanti. Il Cerignola è riuscito a sbloccarla su un calcio piazzato e noi poi non siamo stati bravi a recuperarla sugli episodi che abbiamo avuto, 2-3 nel secondo tempo».
Ora si avvicina la Gelbison, altra gara da non sbagliare, anche per tirare dentro i campani nel discorso playout: «Abbiamo un calendario tosto, Gelbison, poi Andria e Monterosi. Gare fondamentali, questione di vita o morte sportiva. Ci giochiamo tanto e daremo l'anima per portare a casa risultati positivi».
Ripartendo da quello spirito che ha rilanciato tutto il gruppo, compreso Versienti, dopo la rivoluzione invernale: «Come per tutti, quando i risultati arrivano si respira maggiore fiducia e mentalmente sei più libero nel tentare la giocata rispetto a prima che magari eri bloccato dalle sconfitte che arrivavano. Adesso che le cose vanno un pizzico meglio, ne trae beneficio la squadra ma anche il singolo».

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