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Messina col Taranto, urge un segnale di vita

Permane il “silenzio variabile” in casa Messina, nessuna voce dei protagonisti durante la settimana e nemmeno conferenza dell’allenatore Gaetano Auteri alla vigilia dell’ultima d’andata contro il Taranto. Una sorta di silenzio stampa non formalizzato, interrotto solo per smentire notizie relative a trattative societarie, mentre sui social le ore a ridosso della gara sono state dedicate al ricordo (per quanto apprezzabile) della figura di Sinisa Mihajlovic, avversario dei giallorossi negli anni della Serie A.
Oggi sono tempi completamente diversi, il Messina si trova ultimo in classifica in Serie C con appena 11 punti, non vince dal 6 novembre e ha ottenuto un solo punto nelle ultime sei gare. Probabilmente non parla nessuno perché in effetti c’è poco da dire, davanti a numeri così. Anche se in realtà la decisione di andare avanti con questo assetto andrebbe spiegata o difesa dalla proprietà, che invece ha proseguito sulla propria strada dell’isolamento, seguita ora a ruota da chi l’attuale squadra l’ha costruita e voluta. La scorsa settimana, alla vigilia di Juve Stabia-Messina, video auto-prodotto dall’ufficio stampa, a sto giro neppure quello. Forse un modo per tenere l’ambiente compatto e mantenere alta la concentrazione? Può darsi ma non è dato saperlo, visto che l’unica comunicazione è stata affidata alla diffusione dei convocati, nessun’altra indicazione agli addetti alla comunicazione.
Palla comunque al “lunch-match” di oggi, con l’Acr che ha un bisogno matto di tornare alla vittoria. Recuperati Filì e Ferrini che però non hanno svolto la settimana tipo di lavoro quindi dovrebbero andare in panchina. Con Angileri squalificato, mentre Camilleri e Fazzi restano ai box, quasi obbligata la difesa a quattro con Konate, Berto, Trasciani e l’ex di turno Versienti. A meno che non dovesse essere lanciato subito uno tra Ferrini e Filì, optando per la difesa a tre speculare al 3-5-2 di Ezio Capuano.
In mediana dovrebbe stringere i denti Fiorani, debilitato dall’influenza ma pronto a dare il solito contributo alla causa (tra i pochi a salvarsi almeno in termini di intensità, spirito d’adattamento e voglia di dare tutto). Con lui Fofana e Mallamo, favoriti su Marino. Davanti confermato Ngombo punta centrale, dovrebbe esserci Grillo a sinistra mentre a destra Catania ma c’è sempre l’incognita Balde, considerato da Auteri un titolare visto l’impiego costante nonostante gli zero gol segnati. Out Curiale, si vocifera per scelta disciplinare ma non vi è conferma. In panchina Iannone, che in settimana non è piaciuto ad Auteri (dovrebbe essere tra i primi a salutare).
Sulla sponda pugliese assenti in sette: Panattoni, Raicevic, Sakoa, Diaby, Martorel, ma anche Vona e Infantino. Questi ultimi, ormai fuori dal progetto rossoblù, avrebbero già avuto contatti anche con il Messina.

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