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Messina, in campo solo chi ci tiene!

I limiti tecnici sono palesi ma che venga almeno garantito l’adeguato spirito agonistico

In un clima reso pesante dal desolante ultimo posto in classifica e da prestazioni di squadra nettamente al di sotto della sufficienza, il Messina prova a isolarsi per preparare la sfida contro il Taranto, ultima gara del girone d'andata che i peloritani disputeranno in casa (se oggi, come si spera, non arriveranno sorprese dalle pronunce dei periti della Lega Pro).

La squadra agli ordini di Gaetano Auteri si è allenata ieri al “Celeste”, mentre oggi si ritroverà sul sintetico dello “Scirea” di Santa Lucia del Mela. Non prenderà parte al match di domenica prossima (“lunch match” alle 12:30) Angileri, squalificato per un turno dal giudice sportivo. Da valutare invece le condizioni Fazzi e Grillo, non convocati per la trasferta disastrosa di Castellammare contro la Juve Stabia. Il primo non ha ripreso ad allenarsi, mentre l'esterno offensivo ex Vibonese ha lavorato e quindi potrebbe essere della contesa.

Da capire però come l'allenatore, che in Campania ha cambiato per la diciottesima volta in diciotto partite, sceglierà di presentarsi in campo tatticamente in una gara delicatissima per mille e più ragioni. Nell’ultima uscita ufficiale Auteri ha un pizzico derogato alle proprie convinzioni offensive, schierando due punte di movimento (Ngombo e Balde) e il “ripescato” Napoletano alle spalle in una sorta di 3-4-1-2. Ci si attendeva un abito più coperto, per cercare compattezza, ma ancora una volta la squadra che aveva provato ad approcciare bene al match, si è sciolta come neve al sole al primo schiaffo subito, palesando nuovamente la propria incapacità di reagire di fronte alle avversità. Probabilmente sarà ancora titolare Ngombo, da capire se torneranno a vedersi le ali d’attacco, Catania e forse il “pupillo” Balde. Vedremo quale sarà la diciannovesima formazione (sperimentale) che verrà varata.

Al di là di uomini e moduli, ciò che appare d’obbligo è ritrovare un atteggiamento sportivamente dignitoso, che non umili oltremodo i sentimenti dei tifosi: i limiti strutturali della rosa sono ormai appurati, ma che almeno si tiri fuori orgoglio e voglia di dare tutto in campo. Su queste basi, Auteri dovrebbe scegliere l’undici titolare: chi ha dimostrato furore vada in campo, chi ha la testa altrove si sieda e ci resti.

Evitare l’ultimo posto al giro di boa sarà difficile ma non impossibile: bisognerebbe vincere e sperare che il Francavilla batta la Viterbese. Sarebbe un piccolissimo segnale di speranza.

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