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Il sottomarino Todaro nello Stretto di Messina per la più imponente esercitazione del Mediterraneo

La Mare Aperto 2024, che ha avuto inizio un paio di giorni fa, vedrà impegnati circa 9.500 militari di 22 nazioni (di cui 11 appartenenti alla NATO)

Il sottomarino U212A classe Todaro della Marina militare italiana stamattina in transito nello Stretto di Messina. Il sottomarino prende il nome del comandante nato a Messina il 16 settembre 1908 e di recente scelto da Muccino come soggetto del suo ultimo film.

Da un paio di giorni ha avuto inizio la "Mare Aperto 2024", la più imponente esercitazione nel Mediterraneo, pianificata e condotta dal Comando in Capo della Squadra Navale della Marina Militare, che vedrà impegnati circa 9.500 militari di 22 nazioni (di cui 11 appartenenti alla NATO). Circa quattro settimane di intenso addestramento, con oltre 100 tra navi, aeromobili, sommergibili e veicoli non pilotati. I sottomarini impiegati sono di medie dimensioni e caratterizzati dall’impiego di tecnologie innovative che permettono prestazioni molto avanzate, particolarmente notevoli nel settore dell’autonomia occulta, delle segnature, del sistema elettroacustico e di lancio delle armi. Vi sarà poi una consistente presenza di reparti anfibi, sia della Brigata Marina San Marco sia delle marine di Spagna e Francia nonché del corpo dei Marines statunitensi, tutti con relativi mezzi ruotati e cingolati. Coinvolti anche gli incursori e i subacquei del COMSUBIN. In ambito interforze e interagenzia, la Mare Aperto 2024 vedrà la presenza di unità di Esercito, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, oltre a mezzi aeronavali della Guardia Costiera. A questi si aggiunge il personale civile proveniente da diversi istituti universitari, centri di ricerca e organizzazioni del comparto marittimo, della Difesa e di altri dicasteri. Quest'anno, l'esercitazione coinvolgerà anche il gruppo navale permanente di contromisure mine della NATO dispiegato nel Mediterraneo (SNMCMG2), gli assetti navali operanti nell'ambito dell'iniziativa EUROMARFOR, la forza da sbarco spagnola e il gruppo portaerei francese Charles de Gaulle.

Lo Strumento marittimo potrà mettere alla prova tutte le sue capacità, agendo nel contesto multidominio e restando interconnesso attraverso le infrastrutture degli innovativi domini cyber e spazio. Così si è espresso l'ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, Comandante in Capo della Squadra Navale, che ha poi sottolineato come gli impegni della Marina Militare non sono mai stati così numerosi e sfidanti, con ruoli di comando assolti in tutta l'area del Mediterraneo Allargato, a cominciare dalla direzione tattica di tutte e 3 le missioni navali europee attualmente in corso – Atalanta, Aspides e Irini – della Task Force 153 nell'ambito delle Combined Maritime Forces, oltre che della missione Gabinia nel Golfo di Guinea.

La Mare Aperto rappresenta un format esercitativo ormai consolidato e riconosciuto a livello internazionale, che ci permette di addestrare le forze marittime al fine di assolvere questi compiti di comando con capacità e autorevolezza, sviluppando scenari addestrativi sfidanti e coerenti con l'attuale quadro geostrategico mondiale". Le forze e il personale della Squadra Navale, che si eserciteranno fino al prossimo 27 maggio, insieme a quelle francesi e spagnole, affiancate da quelle di altre 20 Marine NATO e partner, opereranno nel Mediterraneo centrale in un'area che andrà dal mar Ionio alle coste francesi, inglobando la Sicilia, la Sardegna e la Corsica. Nel corso dell'esercitazione saranno curati anche gli aspetti di supporto alla popolazione civile in caso di calamità naturali e, in tale ambito, verranno condotte alcune attività addestrative nel porto di Cagliari con il coinvolgimento delle autorità e delle organizzazioni locali, della Protezione Civile Italiana, dell'Ispettorato Nazionale del Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana, delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana e del Corpo Italiano di soccorso Ordine di Malta.

A bordo delle unità della Squadra Navale ci saranno anche 65 universitari, tra studenti e docenti accompagnatori, rappresentanti di 15 università italiane che si integreranno all'interno degli staff imbarcati, in funzione del loro percorso di studi. Il coinvolgimento degli studenti, in un rinsaldato rapporto ormai pluriennale, evidenzia il costante impegno della Marina Militare nel promuovere la cultura del mare quale elemento principale per la crescita e la prosperità dell'Italia. A bordo di nave Cavour ci saranno anche rappresentanti del Centro Alti Studi per la Difesa, il massimo organo di formazione degli ufficiali delle Forze Armate italiane, del Ce.S.I. (Centro Studi Internazionali), del Centro di Geopolitica e Strategia Marittima (CESMAR).

 

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