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Napoletano: "Messina ora vola in trasferta". Match "speciale" per l'attaccante ex giovanili del Pescara

Quella di domani allo stadio “Adriatico” non sarà una partita come le altre per Paolo Napoletano, originario di Penne e cresciuto nelle giovanili del Pescara, società con cui ha militato sino all’anno scorso in Primavera. Il classe 2002 tornerà a casa da avversario, con la maglia del Messina: dovrà fare di tutto, se impiegato, per dare il proprio contributo alla causa, per iniziare a conquistare quei punti che lontano dalla Sicilia non sono ancora arrivati.

«Non nego che per me saranno sensazioni particolari - ha ammesso il calciatore di proprietà del Parma, in prestito all’Acr -. La mia carriera ha vissuto tappe importanti nelle giovanili del Pescara, l’anno scorso ho giocato metà anno nella Primavera, torno da ex come il mister Gaetano Auteri, sarà importante per noi due fare bene ma in generale per tutta la squadra visto che non siamo ancora riusciti a fare risultato in trasferta. Sono sicuro che con il lavoro supereremo anche questa criticità, magari ci sblocchiamo proprio questa settimana».

Per Napoletano, lo zero alla casella punti fuori è legato principalmente ad aspetti caratteriali: «In alcune partite meritavamo onestamente di più, in altre siamo stati condannati dai nostri stessi errori commessi. Probabilmente l’inesperienza è stata determinante, magari in casa con la spinta dei tifosi e il campo che conosciamo troviamo più sicurezza e siamo riusciti a fare meglio. L’unico modo per venirne fuori è dare ancora qualcosa in più, sono sicuro che con ulteriore impegno i riscontri arriveranno».

Certo, strappare punti al Pescara vice-capolista, peraltro reduce da una vittoria sofferta ottenuta sempre tra le mura amiche contro la Gelbison, non sarà facile: «Loro sono forti, lo dice anche la classifica - prosegue Napoletano -, potremmo però sorprenderli soprattutto se dovessero sottovalutarci. Dal canto nostro dobbiamo stare attenti al massimo perché anche dalla panchina loro possono tirare fuori qualcosa dal cilindro, come è accaduto domenica scorsa. L’importante è avere l’atteggiamento giusto, indovinare l’approccio e stare dentro il match».
Il penultimo posto condanna i biancoscudati a giocarsela ovunque con il coltello tra i denti: «Purtroppo davanti a prestazioni buone, soprattutto all’inizio, non sono arrivati i punti. Siamo partiti forte perché stavamo bene anche fisicamente, avendo lavorato alla grande questa estate. Adesso siamo in questa situazione e bisogna rimboccarsi le maniche facendo tutto quanto possibile per raggiungere l’obiettivo di mantenere la categoria».

Sul piano personale, Napoletano che nasce esterno d’attacco, è stato impiegato in altri ruoli da Auteri come mezzala o esterno tutta fascia: «Di base ho caratteristiche offensive ma sto facendo anche altri ruoli, cercando di imparare. L’importante è essere a disposizione della squadra, anche adattandosi».

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