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Messina, futuro tutto da scrivere. I tifosi si rivolgono a dieci imprenditori

L'avvocato Delia: «La società è sana e la proprietà è pronta a parlare con chiunque sia davvero interessato»

Il mese di giugno si è aperto, come si è chiuso maggio, nell'incertezza, ma con alcune date da cerchiare in rosso sul calendario.

In casa Acr Messina il countdown è iniziato e sono due le scadenze alle quali non ci si potrà sottrarre: mercoledì 15 giugno la società peloritana dovrà presentare i documenti di disponibilità dell'impianto (già richiesta) e licenza d'uso dello stadio “Franco Scoglio”; la settimana successiva, mercoledì 22, andrà depositata la richiesta di iscrizione alla Serie C 2022-2023, corredata da fidejussione di 350 mila euro e tassa di iscrizione di 60 mila euro.

Passaggi che non dovrebbero incontrare ostacoli: «La società, in questo momento, sta comunque lavorando per non perdere il patrimonio della serie C», aveva garantito il presidente Pietro Sciotto annunciando la sua decisione di cedere il club.

L'iscrizione, quindi, non sarebbe in discussione, anche perché lo stesso patron ha incontrato il direttore sportivo Marcello Pitino proprio per definire le pratiche (pagamenti, contributi e documenti) relative alla passata stagione ma determinanti anche per la prossima. Tutto il resto, invece, è bloccato e il tempo, nonostante la salvezza raggiunta ad aprile, non è più dalla parte dell'Acr Messina.

L'attesa, adesso, è tutta per le trattative che stentano a decollare: ad occuparsi di assistere la società e valutare eventuali offerte per la cessione delle quote sociali è sempre l'avvocato Santi Delia, ma al suo studio le richieste, quelle serie e concrete invocate da Sciotto, ancora latitano. «Ci sono contatti ma, come a gennaio, sono ancora a livello embrionale. Ho chiesto che ci sia una espressa formalizzazione dell'interesse con cifre concrete e concreta volontà di acquisto», ha spiegato il legale che di chiamate e proposte ne ha ricevute più di una, ma ancora non si sono davvero concretizzate: «La società è sana ed è in vendita, ma al momento manca una vera e propria formalizzazione. Siamo in attesa che le manifestazioni di interesse siano accompagnate da una formale indicazione. Da parte del presidente Sciotto c'è la disponibilità a discutere con tutti, ma se in concreto non arriva nessuno c'è poco su cui parlare. In questa fase embrionale - ha ribadito l'avv. Delia - non posso verificare la struttura societaria o la serietà delle persone».

Intanto, da registrare la prima presa di posizione del gruppo di tifosi dell'associazione “Universo Messina”, con una lettera-appello indirizzata a dieci imprenditori della città e della provincia: «Messina è sempre stata una piazza affamata di calcio, forse al momento un po' assopita per il fatto di aver sofferto tanto negli ultimi 14 anni, ma nel momento del bisogno il messinese ha sempre dimostrato di amare alla follia i colori giallorossi. Con un coinvolgimento maggiore da parte della città e della provincia si può realmente tornare a sognare in grande ed è per questo che vi chiediamo di prendere in seria considerazione un possibile acquisto delle quote di maggioranza».

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