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Messina sulla scia della continuità. Verso le conferme di Manfredi e Pitino

Il Messina attende di scrivere il futuro prossimo. Il mirino resta principalmente orientato sui passaggi amministrativi-finanziari, chiusura dei conti della passata stagione e incartamento per l'iscrizione con tanto di fideiussione. Il presidente Pietro Sciotto prosegue le proprie valutazioni, perché all'orizzonte c'è un'altra stagione da sobbarcarsi principalmente da solo, salvo rivoluzioni che non paiono imminenti. I contatti che si sono susseguiti nelle ultime settimane con partner e sponsor, che hanno visto proprio il patron in prima fila, dovrebbero eventualmente concretizzarsi tra una decina di giorni circa, quindi per quanto riguarda la definizione del budget e delle intenzioni, probabilmente si fare il punto a metà del prossimo mese.

Ma intanto qualche passo avanti nella programmazione potrebbe essere compiuto nei prossimi giorni. L'idea è quella di dare continuità al percorso avviato negli ultimi mesi. Ecco perché, dopo l'incontro dei giorni scorsi, si dovrebbe ripartire dal direttore sportivo Marcello Pitino. E accanto a lui dovrebbe esserci ancora Lello Manfredi nei panni di consulente alla direzione generale. Attendono l'investitura ufficiale per rimettere in moto la macchina che bene ha fatto da gennaio in poi, portando equilibrio e serenità sulla nave giallorossa. In realtà i due dirigenti non sono rimasti con le mani in mano in questo periodo di fermo apparente, ma ovviamente c'è bisogno della fiducia della proprietà per lavorare “ufficialmente” per conto del club e formalizzare operazioni solo sondate.

Se come sembra dovessero ancora loro la forza motrice dell'Acr, il lavoro iniziale sarà più che altro “collaterale”, orientato all'organizzazione della stagione 2022/23, mentre su altri piani si agirà a quadro definitivo tracciato internamente.

Intanto nei giorni scorsi ha parlato della stagione appena conclusa il difensore Marc Celic, croato al primo campionato in Italia: «Mi avevano già parlato di Messina sia come città che come società, prima ancora di arrivare - ha rivelato -. Una piazza importante che ha giocato tanti anni in Serie A e Serie B. Quando ho ricevuto la chiamata non ci ho pensato tanto prima di accettare. Mi sono confrontato anche con altri calciatori croati che giocano in Italia e tutti mi hanno parlato bene di Messina».

Un torneo partito con qualche problema ma che alla fine può dirsi positivo: «Sono felice di come è andata questa stagione. Sinceramente la prima parte non è stata facile con tante difficoltà. Nella seconda parte ne siamo usciti vincitori grazie ad un forte gruppo. Personalmente ho fatto qualche errore ma poi ci siamo ripresi tutti alla grande dimostrando di essere una squadra forte con un grande potenziale. Abbiamo battuto il Bari che ha vinto il campionato, abbiamo affrontato ogni squadra a testa alta».

Poteva lasciare lo Stretto dopo pochi mesi ma alla fine, su volontà del presidente Sciotto, è rimasto: «Ho avuto qualche proposta a gennaio. La società mi ha dato fiducia e mi ha riconfermato. Questo mi ha fatto molto piacere per una questione di rispetto ed io stesso volevo dare una mano per raggiungere la salvezza. Abbiamo affrontato momenti difficili, brutte sconfitte e tanti problemi. Quindi penso che il momento più bello sia stato trovare un gruppo così solido. Siamo stati uniti per tutta la stagione ed abbiamo dimostrato di avere grande carattere. Per tutto questo ringrazio ogni singolo mio compagno».

Valutazioni complessive e futuro si miscelano: «All'inizio non è stato facile, serviva un po' di tempo d'ambientamento. Poi è stato tutto più semplice sia in campo che fuori dal campo. Nel futuro il mio sogno sarebbe di andare in Serie B con il Messina. Vedo che c'è del potenziale e spero di poter realizzare questo sogno tutti insieme con l'aiuto dei tifosi».

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