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Antonio, il terzino messinese che sfreccia sui campi di tutto il mondo

Stelitano, trentatrè anni, ha giocato dovunque, ora milita in una squadra della Repubblica Dominicana. E vorrebbe tornare a casa

Antonio Stelitano

Per giocare a calcio e sfuggire al blocco determinato dal Covid approda nella Repubblica Dominicana dopo aver toccato i campionati di Malta e San Marino. Antonio Stelitano, 33 anni, messinese, terzino destro, non si arrende davanti a niente pur di giocare a calcio. Lui è lo straniero per eccellenza in ogni squadra dove milita visto che ha giocato in undici paesi diversi negli ultimi anni. Visto che a Malta lo scorso anno era stato sospeso il campionato e che successivamente anche il campionato che aveva deciso di giocare con il Trefiori a San Marino aveva subito la stessa sorte, nel marzo scorso ha deciso di trasferirsi nella lontana Repubblica Dominicana dove gioca nel Jarabacoa Fc che milita nella serie A locale e occupa attualmente la quinta posizione in classifica. Ma, Antonio prima di approdare al Jarabacoa ha girato mezzo mondo; Lituania, Argentina, Spagna, Mongolia. In Spagna ha giocato nel Buelna, vicino Santander.

La parentesi in Romania

È durata tre anni in serie B la sua permanenza in Romania dove è stato anche capitano nel Balotesti. Successivamente c'è stata un' esperienza nel Melistar, a Melilla, una città autonoma della costa orientale del Marocco. Infine la Lituania, con il Nevezis e poi Malata, San marino e quindi il Jarbacoa.“Avevo valutato a che la possibilità- ci spiega- di rispondere a delle offerte che mi arrivavano dalla Malesia e dall'India. Per come stanno andando le cose in India ringrazio dio di non avermi fatto accettare”. Rispetto al Covid nelle repubblica dominicana le cose non vanno male. «I contagi – ci spiega sono contenuti e il pubblico, seppur con i distanziamenti, è ammesso alle competizioni al 30% della capienza dello stadio». La storia calcistica di Antonio Stelitano parte dallo Stretto. Il calciatore “giramondo” ha frequentato il liceo classico Maurolico si è iscritto a Giurisprudenza dove ha sostenuto qualche esame. Ha collezionato anche qualche maglietta italiana: «Ho giocato nella Nuova Igea – spiega – e ho avuto un contratto di tre anni con il Parma. Poi il mio destino calcistico mi ha portato in undici paesi diversi ma i miei affetti li ho lasciati qui. Mi piacerebbe tornare a Messina per chiudere la mia carriera. Non si sa mai potrebbe accadere. Seguo sempre il destino del calcio messinese. Ma Messina merita ben altra serie». Sul suo futuro Antonio non ha dubbi: «È nel calcio. Magari come procuratore o come allenatore».

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