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Nibali cade ma
si rialza
adesso è secondo

Nibali

Piove sul 96/o Giro d'Italia di ciclismo e la corsa si accende. Anzi, addirittura s'infiamma, offrendo clamorosi colpi di scena, imprevisti rovesci e spettacolo a scena aperta sulle rive dell'Adriatico. Merito di chi ha attaccato (Hansen, Sella e compagni), di chi ha cercato di andare oltre (Nibali) e anche di chi ha giocato in difesa, nel tentativo di limitare i danni (Wiggins). A Pescara ha vinto Hansen, australiano con passaporto italiano (sono molto felice, mi sento ripagato dopo tanta fatica", le sue parole), ha pareggiato Nibali, ha perso il vincitore del Tour de France, bloccato da timori e paure, costretto a fare catenaccio, in discesa come in salita. Ma forse, chissà, il 'baronetto' pensava alla cronometro di domani, che andrà vissuta tutta d'un fiato, da Gabicce mare a Saltara. Nibali è stato sfortunato, perché - se è vero che ha guadagnato 1'27" sull'inglese - ha dovuto rinunciare alla seconda maglia rosa in carriera (dopo quella indossata nel 2010) per soli 5". "Si, è vero, ho guadagnato secondi su Wiggins - dice - però sarebbe stato meglio non cadere. L'asfalto era scivoloso, volevo guadagnare qualcosa per la crono di domani. Ma va bene così, dai". Lo 'Squalo dello Stretto' può essere comunque soddisfatto, perché ha ricevuto segnali precisi, positivi, dall'avversario numero 1: oggi, infatti, fra i saliscendi dell'Appennino abruzzese, è emerso un dato confortante per chi ambisce alla maglia rosa di Brescia: che l'inglese teme le discese troppo ripide, soprattutto quando la strada è viscida. Il primato se lo gode lo spagnolo dei Paesi Baschi, Benat Elorriaga Intxausti, che da un paio d'anni frequenta i quartieri alti della classifica generale del Giro. Anche lui si sente ripagato. "La conquista di questa maglia - sottolinea il corridore della Movistar - è molto importante, adesso devo cercare di difenderla, a cominciare da domani. Non sarà facile, io non m'illudo. Mi aspetta una tappa difficile, contro avversari come Wiggins e Nibali, veri specialisti delle cronometro. Vedremo se ci riuscirò, i giochi sono ancora aperti in questo Giro". Alla luce degli eventi odierni, e se la pioggia continuerà a bagnare il Giro, anche la crono potrebbe non essere così scontata per lo specialista Wiggins. Troppo insidiose queste strade per il britannico, che potrebbe andare incontro a un'altra crisi di panico, perdendo l'occasione buona per mettere fra sé e gli avversari minuti preziosi in vista delle tappe in montagna e relative discese. Anche Ryder Hesjedal e Cadel Evans sperano. "Sto cercando di andare avanti nel miglior modo possibile - le parole del canadese, vincitore del Giro 2012 - vedremo domani". (ANSA).

 

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