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A Taormina un quartiere tra età ellenistica e Medioevo

Nelle case pavimentazioni a mosaico e decorazioni alle pareti

Risultati eccezionali provengono anche dagli scavi di questi ultimi anni nell’area del Taorminese. Ecco una sintesi dai dettagli che sono emersi.

Villa San Pancrazio

Le indagini tra il 2019 e il 2022 sono state di fondamentale importanza per la comprensione dello sviluppo e della distribuzione degli spazi abitativi. Gli scavi, condotti con fondi messi a disposizione della ditta proprietaria e sotto la direzione scientifica della Soprintendenza, hanno consentito di documentare una complessa realtà insediativa, riportando in luce parte di un vero e proprio quartiere residenziale disposto su terrazzi, la cui vita si sviluppa, con rifacimenti e trasformazioni, in un ampio arco cronologico compreso tra l’età ellenistica e il Medioevo, con interventi fino ad epoche più recenti. Le unità abitative si caratterizzano per la presenza di pavimentazioni musive (a mosaico) e decorazioni parietali policrome.

Villa del Carmine

Le indagini condotte nel 2021 hanno evidenziato, la presenza di una struttura realizzata con pietrame di medie e piccole dimensioni, di limitate aree di crollo di pietrame e di livelli archeologici riferibili, a giudicare dai materiali ceramici rinvenuti, ad un arco cronologico compreso tra l’età bizantina e il XIII sec. d. C., con sporadici rinvenimenti riferibili ad età ellenistica, indizio di una fase di frequentazione dell’area in epoca più antica (III-II sec. a. C.).

Villa Fiorita

All’interno del giardino della struttura alberghiera si conserva una tomba a camera monumentale di epoca romana su podio, databile al II sec. d. C., facente parte di un più ampio complesso di sepolture che si estende lungo le pendici orientali del Monte Tauro. Si tratta di un monumento di eccezionale importanza, sia per la tipologia che per lo stato di conservazione che, grazie alla sensibilità dei proprietari del terreno, è stata preservata, a differenza di molte altre, dalla distruzione. La tomba è del tipo a camera, a base quadrata e nicchie destinate ad accogliere le urne contenenti le ceneri dei defunti lungo le pareti interne. La ditta proprietaria si è fatta carico di tutti gli interventi manutentivi, nonché di quelli per migliorare la fruizione e la valorizzazione del monumento, realizzati attraverso l'impiego di maestranze specializzate nel settore e sotto le direttive tecniche della Soprintendenza.

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