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L'impresa di Roose sullo Stretto? Sessant’anni fa un altro record: un “Maggiolino” compì la traversata

I casi della Storia... Circa 60 anni fa Messina stava vivendo un altro momento entusiasmante legato a una traversata originale e straordinaria dello Stretto. In quell’estate del 1964 non si alzavano gli occhi per ammirare un funambolo strabiliante come Jaan Roose, ma si applaudiva un audace provetto “navigatore” altoatesino di Merano, il trentenne Bent Schlesinger (che condusse l’impresa assistito, a quanto scrive il quotidiano, dall’ispettore tecnico Alfonso Turtura), che a bordo di un Maggiolino “tutto matto”, classe 1959, adattato a mezzo anfibio raggiunse – il 25 giugno 1964 (preceduto da una “prova” nei giorni precedenti) – dalla Calabria, Cannitello le coste peloritane di Ganzirri, accolti da grande folla e entusiasmo.

La “Gazzetta” dedicava due articoli con alcune foto all’impresa, davvero unica e sorprendente, compiuta dalla berlina Volkswagen 1200 a tetto apribile in versione anfibia, che ha percorso 7 km in 38 minuti; ad un regime di circa 1800 giri al minuto, il motore ha permesso una velocità oraria di crociera prossima alle 4 miglia marine, con le ruote anteriori che avevano la funzione di timone, mentre la spinta era data da un’elica sulla puleggia fissata all’albero motore con supporto sul paraurti posteriore. L’impresa fu anticipata da un annuncio in Cronaca: “Una Volkswagen di serie solcherà domani 25 corrente lo Stretto di Messina la partenza avverrà da Cannitello alle ore 8 e l’arrivo a Ganzirri (pressi Go kart) verso le 8,30”…

Si trattava non di una sperimentazione tecnologica ma di un”raid”, di un’impresa sportiva: «È nata da una scommessa tra amici l’idea di attraversare lo Stretto in auto», titolava, in Cronaca, la “Gazzetta” del 26 giugno 1964, che riportava l’intervista a Bent Schelesinger, vicedirettore della Volkswagen (scomparso nel 2018), che racconta la sfida fatta a colleghi stranieri: «Passerò lo Stretto di Messina con una macchina di serie, alla quale apporterò con le mie stesse mani delle modifiche…”, disse con senso di sfida.

Scommessa vinta, e come premio un mese di vacanza a Taormina. Sull’impresa segnaliamo anche la scheda di Attilio Borda Bossana in “Stretto di Messina, traversate e collegamenti”. L’ardito funzionario trentino tornerà a sfidare lo Stretto con il suo Maggiolino nel giugno 1984, per rievocare quella straordinaria impresa di venti anni prima. E proprio quel mitico Maggiolino si trova esposto nella sale del Museo Volkswagen di Wolfsburg, la città tedesca della Bassa Sassonia, nota per essere la patria di una delle Case automobilistiche più famose al mondo.

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