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Messina, mons. Letterio Gulletta nuovo parroco della comunità San Nicolò all'Arcivescovado

La comunità di San Nicolò all’Arcivescovado è pronta a scrivere una nuova pagina di storia insieme al nuovo parroco, mons. Letterio Gulletta che ha iniziato il suo mandato pastorale con la messa presieduta dal vescovo ausiliare Cesare Di Pietro. Un testimone importante quello raccolto da Gulletta, che succede al confratello Salvatore Trifirò dopo un ventennio nella chiesa parrocchiale di viale San Martino, spazio urbano significativo per la vita sociale e culturale dei messinesi. “Un sacerdote ricco di talenti messi a frutto nei suoi 40 anni di ministero sacerdotale”: lo ha presentato così mons. Di Pietro alla nuova comunità ricordando il legame fraterno che lo lega al predecessore Trifirò il quale, da rettore del Seminario, lo inserì nell’equipe formativa per nove anni. Classe 1958, originario del villaggio Santa Lucia sopra Contesse a Messina, don Lillo come tutti lo conoscono, è stato ordinato sacerdote nel 1983; il compianto arcivescovo Giovanni Marra lo volle al suo fianco come segretario generale, è stato anche delegato arcivescovile della Cattedrale e ideatore e direttore artistico della rassegna “Fede Arte e Musica”. Nel Vangelo delle beatitudini proposto per la solennità di tutti i Santi è riassunto il programma pastorale del nuovo parroco che, ha detto il vescovo ausiliare, “ha il dovere di essere maestro nella fede, santificare il popolo attraverso i sacramenti e la riconciliazione e guidare i fedeli per articolare i carismi in armonia”.

Accolto dalla comunità di San Nicolò, dalla superiora suor Maria Tirendi delle Ancelle Riparatrici e accompagnato da una rappresentanza della parrocchia Santa Maria dell’Arco che ha guidato per nove anni, mons. Gulletta ha ringraziato il suo predecessore, “uomo di grande generosità che ha vissuto nella sobrietà, senza mai pretendere e attendere scatti di carriera”. “Per chi siamo comunità cristiana? Per conoscere, amare, servire e gioire della presenza di Gesù vivo”: questa la mission di mons. Gulletta, che ha esortato la comunità ad “aprirsi all’accoglienza con il cuore dilatato, imparando a fare bene il poco, nella semplicità”.

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