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Ponte sullo Stretto, accordo con la Ue 25 milioni per la ferrovia

Arrivano i primi fondi dall’Unione Europea per la costruzione del Ponte sullo Stretto. Ed il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, esprime «grande soddisfazione». La Società Stretto di Messina e l’Agenzia Cinea (Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency della Commissione Europea) hanno firmato un accordo, il Grant Agreement, per l’erogazione di un «contributo a fondo perduto di circa 25 milioni di euro» che copre il 50% dei costi di progettazione esecutiva dell’opera, per la parte imputabile all’infrastruttura ferroviaria, spiega la società.

«La sottoscrizione dell’accordo di sovvenzione, unitamente al recente inserimento del Ponte nell’ambito del corridoio 'Scandinavo-Mediterraneò, da parte del Consiglio Europeo, conferma il ruolo strategico dell’opera per l’Europa e pone le premesse per poter reperire ulteriori risorse a copertura dei costi di realizzazione dell’opera, con concreta prospettiva di riduzione dell’onere a carico del bilancio dello Stato», sottolinea l’amministratore delegato della SdM, Pietro Ciucci. E anche per il Mit l’accordo «è la conferma della serietà del progetto e dell’interesse sovranazionale» di un’opera strategica, «nonostante gli ultrà dei no al progresso che fanno il male dell’Italia», afferma il ministero di Porta Pia.

La proposta presentata dalla Stretto di Messina a gennaio 2024, attraverso l’adesione al bando Connecting Europe Facility for Transport (CEF-T 2023), «è stata valutata positivamente» da Cinea perchè il Ponte sullo Stretto di Messina «è rispondente ai criteri selettivi» previsti dalla Commissione Ue rispondenti a: Priorità e urgenza, maturità, qualità, impatto ed effetto catalizzatore, spiega la SdM. In particolare, la Commissione Europea ha evidenziato che il progetto è di «interesse collettivo», dal momento che incide su tutti e quattro gli obiettivi definiti nella regolamentazione dei corridoi TEN-T, ovvero «coesione, efficienza, sostenibilità e incremento dei benefici» per gli utenti. Tra i parametri valutati anche «le positive ricadute socioeconomiche e ambientali» del progetto, la riduzione dei tempi di viaggio, dell’impatto acustico e delle emissioni inquinanti. «Positiva valutazione» anche per la capacità del progetto di «incrementare l’accessibilità e lo sviluppo economico» di Calabria e Sicilia migliorando le connessioni, spiega ancora la società.

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