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Calenda a Messina: "Ponte sullo Stretto, pensare prima a strade e ospedali"

«Sono quasi 50 anni che discutiamo del ponte sullo Stretto, mi chiedo quanto ancora dobbiamo discuterne, forse bisognerebbe prima pensare al reparto di Cardiologia di Taormina. La nostra posizione sul Ponte è sempre stata la stessa ed è molto chiara: non ho niente contro le grandi opere neanche il ponte sullo Stretto, ma prima si rimettono a posto le strade, le ferrovie e gli ospedali». Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda all’istituto Cristo Re a Messina per presentare il suo libro 'Il patto oltre il trentennio perduto». «Altrimenti, - prosegue - è solo una presa in giro per i cittadini. Qui c'è un problema grande con l'ospedale, vorrei che si chiedesse ai cittadini se preferiscono il ponte o l’ospedale. Anzi un ponte che non arriverà mai o l'ospedale perché lo sappiamo benissimo che tornerò qui tra 10 anni e mi rifarete la stessa domanda su cosa penso del Ponte. Nel frattempo l’ospedale e il reparto di Cardiologia si saranno spostati».

"Deciderò se candidarmi con Direzione partito"

«Deciderò se candidarmi alle Europee con la Direzione del partito. Noi abbiamo in campo Giangiacomo Palazzolo e Sonia Alfano che rappresentano una Sicilia che non è quella di Cuffaro, non è quella che possiede i voti, ma è quella che si fonda sul libero voto di opinione dei siciliani e che può contare in Europa, fatta da persone che in Europa ci sono state, che hanno esperienza giuridica e sanno seguire i dossier. Oppure vogliono come succederà in queste elezioni - ha aggiunto - che Cuffaro, Sammartino e altri si misurino su quanto valgono perché per loro le elezioni sono questo in vista delle prossime elezioni regionali. Invece sono elezioni europee, bisogna mandare persone capaci e noi faremo la miglior lista mai fatta in Italia dal punto di vista di qualità, competenza e pulizia».

"Costruire un grande partito della Repubblica"

«Dobbiamo chiudere questa seconda Repubblica, perché un elettore di sinistra che voleva salari, sanità e scuola non li ha ottenuti, un elettore di destra che voleva meno tasse, meno Stato, meno migranti non li ha ottenuti. Dobbiamo smettere di fare politica con gli influencer e costruire un grande partito della Repubblica che si ispiri alla Costituzione, che la smetta con i superbonus che distruggono le casse dello Stato e che insista sulle cose che contano che sono appunto sanità, salari e scuola».

«Abbiamo fatto per le elezioni europee - aggiunge Calenda - un accordo con i partiti repubblicani, il partito liberale di qui che si ispira alla tradizione nobile di Gaetano Martino, partiti socialisti liberali. E’ una formazione liberale e repubblicana che ha come obiettivo chiudere il bipolarismo che non ha prodotto altro che sfaceli e lo sanno tutti. Anche le promesse degli altri partiti si stanno rivelando per quello che sono: promesse vuote. Bisogna avere persone che hanno gestito, lavorato, che sanno implementare le cose, che lo fanno con pragmatismo e sono certamente europeiste e antifasciste, ma non parlano tutto il giorno di fascismo e di comunismo. Questo è quello che è Azione chi ci vota vuole questo».

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