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Ponte sullo Stretto, effetti sul Pil. E “a cascata” su tutti i settori e su molte regioni

L’approfondimento dello studio di Openeconomics riguardante l’impatto socio-economico degli otto anni di cantieri del Ponte

Farà da traino al sistema infrastrutturale e socio-economico dell’intero Paese, apportando un incremento significativo del Prodotto interno lordo dell’Italia. Ma paradossalmente, del Ponte sullo Stretto, beneficeranno più le regioni del Nord che Sicilia e Calabria? In realtà, la società “Openeconomics” invita a un’analisi più generale, che tenga conto della situazione di partenza e degli effetti che un’imponente infrastruttura, come il collegamento stabile nello Stretto, potrà avere, su tutti i versanti e in tutti i settori dell’economia nazionale.
E allora torniamo a quei dati che sono stati forniti durante il recente convegno promosso da UnionCamere Sicilia e UnionTrasporti, l’organizzazione presieduta dal messinese Ivo Blandina. Ebbene, il Ponte, secondo lo studio di Openeconomics, partendo da una spesa complessiva pari a 13,5 miliardi di euro, avrà un impatto sul Pil, come valore aggiunto, di 23 miliardi di euro, tenendo conto della previsione relativa all’impiego di oltre 36mila 700 nuovi occupati per tutta la durata dei lavori, calcolati in un periodo di otto anni.

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