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Messina, Croce è incompatibile: il Consiglio decide martedì 13, ma è già pronto un ricorso...

La "successione" di Croce è però una partita dall'esito tutt'altro che scontato. Ad "ambire" al subentro in Aula sono, infatti, due consiglieri, Alessandro Russo e Sebastiano Tamà, primi dei non eletti rispettivamente nelle liste "Franco De Domenico Sindaco" e Forza Italia.

L'Ufficio di presidenza del Consiglio comunale di Messina ha ricevuto i pareri dell'Avvocatura dello Stato che mettono nero su bianco l'incompatibilità di Maurizio Croce a ricoprire il mandato di consigliere comunale e contemporaneamente l'incarico di soggetto attuatore nominato dalla Regione per il contrasto del dissesto geologico.

E' questa la "pezza d'appoggio" che l'Aula aspettava da tempo per pronunciarsi su una "patata bollente" che ha creato non poche tensioni a palazzo Zanca. Per martedì 13 febbraio è stata convocata una seduta straordinaria del Consiglio per discutere la questione e, quindi determinarsi, sull'incompatibilità di Croce. Alla luce dei documenti trasmessi è quasi scontato che il Consiglio opterà per la decadenza.

I pareri sono stati acquisiti lo scorso 30 gennaio dal capo di gabinetto della Presidenza della Regione Salvatore Sammartano che, in tarda mattinata, li ha trasmessi al Comune.

La "successione" di Croce è però una partita dall'esito tutt'altro che scontato. Ad "ambire" al subentro in Aula sono, infatti, due consiglieri, Alessandro Russo e Sebastiano Tamà, primi dei non eletti rispettivamente nelle liste "Franco De Domenico Sindaco" e Forza Italia.

A sciogliere i dubbi su chi dovrà subentrare a Croce sarà la segretaria comunale Rossana Carrubba, ma è più che probabile che l'eventuale non designato ricorrerà al Tar.

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